martedì 26 marzo 2013

Il pastore persiano Said Abedini arrestato e torturato in Iran

سعید عابدینی در یک عکس دستجمعی با همسر و فرزندانش


Nella foto il pastore iraniano Said Abedini, insieme alla sua famiglia,  arrestato e torturato nelle carceri medievali degli ayattollah. Abedini, secondo i suoi racconti è costantemente sottoposto a svariati tipi di torture e maltrattamenti onde costringerlo a sconfessare la sua fede crisiatana.
Abedini è stato arrestato in Iran durante un operazione dei servizi segreti.

domenica 24 marzo 2013

Iran, allarme per la diffusione di opuscoli cristiani. Pretesti per infierire contro i convertiti


Urgentissimo appello: urge immediato intervento del Papa Francesco a favore dei pastori cristiani arrestati e torturati da parte del regime degli ayattollah onde costringerli a sconfessare la loro fede.
per favore scrivete al Papa Francesco e chiedete il Suo intervento immediato!
un caso emblematico: pastore evangelico Said Abedini, un iraniano naturalizzato statunitense che è detenuto da quasi sei mesi in Iran ed è stato condannato a otto anni di prigione con l’accusa di minacciare la sicurezza nazionale con le sue attività religiose 
davood karimi presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

1-abbas-iran-christian[Foto d'archivio: la schiena di Sarjalou-Nejad, convertitosi al cristianesimo. Botte e bruciature di mozziconi di sigari] Teheran (Agenzia Fides) – L’agenzia iraniana semi-ufficiale Fars, vicina al corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica, ha di recente pubblicato le dichiarazioni di Hojatol-Eslam Mohammad Hassan Akhtari in cui il Segretario generale della organizzazione filo-governativa conosciuta come “Ahl Al-bayt World Assembly” ha espresso parole d’allarme riguardo alle iniziative di proselitismo realizzate in particolare da gruppi cristiani evangelici. “Il cristianesimo viene predicato in molti negozi della città islamica di Mashhad. Brochures e opuscoli cristiani arrivano alle porte delle case senza restrizioni” ha detto preoccupato Akhtari nel corso di una conferenza tenuta a Qom. Nella stessa occasione, Akhtari ha assimilato il proselitismo dei cristiani evangelici a quello dei seguaci del Bahaismo (un movimento religioso con venature sincretiste nato in seno all’islamismo, caratterizzato da una forte apertura verso la modernità e la scienza). “Cristiani e seguaci del Bahais mo” ha detto Akhtari “stanno promuovendo attivamente le loro fedi nel Paese. Queste attività sono particolarmente evidenti nelle province di Teheran e Alborz (…). Noi dovremmo metter su migliaia di siti web e di libri per reagire a questa ondata di evangelismo”. Secondo il sito specializzato Mohabat News, informazioni infondate e non domumentate sulla diffusione del proselitismo evangelico in Iran vengono diffuse “per spingere gli apparati di sicurezza a intraprendere azioni contro i cristiani”. Intanto ieri, venerdì 22 marzo, il Segretario di Stato Usa John Kerry ha espresso in un comunicato la sua “profonda preoccupazione” intorno alla sorte del pastore evangelico Said Abedini, un iraniano naturalizzato statunitense che è detenuto da quasi sei mesi in Iran ed è stato condannato a otto anni di prigione con l’accusa di minacciare la sicurezza nazionale con le sue attività religiose: “questi maltrattamenti” ha scritto Kerry nel suo comunicato “violano le regole internazionali e anche le leggi proprie dell’Iran”. (GV) (Agenzia Fides ).

venerdì 22 marzo 2013

Teheran: la festa del Norouz di fronte al carcere di Evin da parte dei figli dei prigionieri politici

mercoledì 20 marzo 2013

AUGURI PER ANNO NUOVO PERSIANO 1392




Oggi, 20 marzo del 2013, primo giorno della primavera, alle ore 12.03, nella corsa staffetta per la libertà e la democrazia in Iran, il popolo iraniano, in testa le DONNE e le RAGAZZE, saliranno sul cavallo 1392 e con la loro forza della volontà, e insieme agli uomini condurranno la battaglia finale per sferrare gli ultimi colpi mortali alla piovra del fondamentalismo e dell'integralismo che da34 anni con i suoi tentacoli tiene in prigioniero un intero popolo nonche un intero mondo civile! facciamoci gli auguri per anno nuovo persiano ed accogliamolo con una grande speranza per la libertà e la democrazia sperando che ritorni sulle labbra dei bambini il sorriso e la speranza! appuntamento per anno nuovo 1392 alle ore 12,03!
buon primavera!
un saluto particolare a coloro che hanno sacrificato la vita per il nostro futuro migliore specialmente ai soldati italiani uccisi x mano del terrorismo iraniano, nell'anno passato in Afghanistan.
davood karimi

domenica 10 marzo 2013

giovedì 7 marzo 2013

8 Marzo con "Figlie dell'Iran"

figlie dell'iran



figlie dell'iranGavorrano: Parlare di donne l'8 marzo è quasi d'obbligo, un momento di riflessione profonda e
 significativa nella giornata internazionale della donna. È sempre importante ricordare le conquiste
 sociali e politiche non senza però dimenticare la strada che ancora c'è da fare contro la violenza e la
 discriminazione che ancora oggi esiste non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. A questo 
proposito, la Biblioteca Comunale di Gavorrano in collaborazione con l'Associazione Culturale
 Officina Hermes organizza un pomeriggio con Reza Olia, autore del libro "Figlie dell'Iran".
Il libro, ultima opera di Ouverture Edizioni, raccoglie testimonianze e racconti di donne iraniane. 
Storie terribili narrate da donne che hanno avuto la fortuna e la forza di potersi rifare una vita lontane
 dall'inferno in cui erano incolpevolmente rimaste prigioniere, tuttavia niente può far dimenticare loro
 le sofferenze patite e l'incubo in cui hanno vissuto per troppi anni. Alcune coraggiose donne sentono
 il bisogno di raccontare le loro storie perché non possono tacere quello che ancora oggi, purtroppo,
 molte altre subiscono ancora in Iran.
L'incontro con l'autore sarà nella saletta della Biblitoeca, in piazza XXVI maggio a Gavorrano alle ore 17.30.

Garantire sicurezza per la popolazione di Camp Liberty in Iraq Saturday, March 2, 2013, di EveryOne Group / UNHCR - Ufficio Stampa




Grazie EveryOne!




Il Gruppo EveryOne accoglie con gratitudine gli interventi da parte dell'UNHCR e delle Istituzioni europee in seguito all'appello dai noi inviato insieme ai rifugiati di Camp Ashraf e Camp Liberty (Iraq).

Ora - in prospettiva di una soluzione definiva per tutti e 3000 profughi, la cui permanenza in Iraq li pone in costante pericolo di vita - attendiamo a breve che i residenti di Camp Liberty, soggetti al rischio di nuovi attacchi, siano trasferiti ad Ashraf. Qui di seguito, il comunicato odierno dell'UNHCR.

Ginevra, 1 marzo 2013. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime rinnovata e profonda preoccupazione per la sicurezza dei residenti di Camp Liberty (Iraq) in seguito alle minacce perpetrate questa settimana dallo stesso gruppo che ha rivendicato l'attentato a colpi di mortaio del 9 febbraio, nel quale sette persone sono rimaste uccise e decine ferite. L'UNHCR ricorda che i residenti del campo hanno diritto alla protezione in base alle norme internazionali.

L'Agenzia ONU per i rifugiati rivolge un appello urgente a tutti i paesi coinvolti affinché raddoppino i loro sforzi per trovare soluzioni umanitarie per i residenti del campo fuori dall'Iraq e chiede nel frattempo al governo iracheno di fare tutto il possibile per garantire un ambiente sicuro per la poplazione del campo.

martedì 5 marzo 2013

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO