martedì 29 maggio 2012

Siria: espulso ambasciatore di Damasco a Roma


Associazione rifugiati politici iraniani ringrazia il governo italiano per aver espulso l'ambasciatore siriano in Italia.

E' un'ottima decisione contro il massacro compiuto a Hula da parte delle forze militari siriane e iraniane.

Grazie Italia! 

Farnesina, azione coordinata con Parigi, Londra e Berlino

29 MAGGIO, 14:25
SIRIA:HULA; TERZI, CONDANNE NON BASTANO, ORA FORTE PRESSIONESIRIA:HULA; TERZI, CONDANNE NON BASTANO, ORA FORTE PRESSIONE
(ANSAmed) - ROMA - E' stato espulso l'ambasciatore siriano in Italia. Lo si è appreso da fonti della Farnesina. La decisione è stata presa in reazione al massacro di Hula.

L'Ambasciatore della Repubblica Araba Siriana a Roma Khaddour Hasan - si legge in una nota diffusa dal ministro degli Esteri - è stato convocato oggi alla Farnesina e dichiarato "persona non grata".

In tal modo il Governo italiano ha inteso ribadire l'indignazione per le efferate violenze contro la popolazione civile ascrivibili alle responsabilità del Governo siriano.
Anche il presidente francese, Francois Hollande, ha annunciato che "oggi o domani" sarà espulso da Parigi l'ambasciatore di Damasco.
La decisione di espellere gli ambasciatori siriani per reazione al massacro di Hula è stata una misura coordinata e simultanea tra Roma, Parigi, Berlino e Londra. E' quanto si è appreso da fonti diplomatiche.

Il provvedimento di espulsione dell'ambasciatore siriano in Italia, coordinato con altri partner europei - si legge in una nota diffusa dalla Farnesina - è stato esteso ad alcuni funzionari dell'Ambasciata. (ANSAmed).

lunedì 28 maggio 2012

Qatar, incendio mall Doha: 19 morti


L'Iran dietro l'attentato terroristico del centro commerciale di Doha a Qatar!

Le nostre più sentite condoglianze ai familiari delle vittime di questo disumano atto terroristico dietro cui c'è sicuramente il regime  barbaro e disumano dei mullah iraniani.

Tra le vittime anche 13 bambini

FOTO AP/LAPRESSE
20:30 - E' di almeno 19 morti, tra cui 13 bambini, il bilancio di un incendio scoppiato in un centro commerciale a Doha, in Qatar. Lo ha riferito il ministero degli Interni dell'emirato del Golfo, precisando che tra le vittime figurano anche quattro insegnanti e due dipendenti della protezione civile. Secondo le autorità, nell'incendio sarebbe inoltre rimaste ferite 17 persone. 

Iran/ Nuove prove di progetti di attentati a diplomatici (Wp)



Iran/ Nuove prove di progetti di attentati a diplomatici (Wp) Obiettivi di almeno sette paesi in un periodo di 13 mesi
28/05/2012
Zoom Foto
Iran/ Nuove prove di progetti di attentati a diplomatici (Wp) Obiettivi di almeno sette paesi in un periodo di 13 mesi
Washington, 28 mag. (TMNews) - Indagini condotte in cinque paesi hanno permesso di acquisire nuove prove su alcuni tentativi di attentato ai danni di funzionari o di uomini d'affari da parte di esponenti di Hezbollah e agenti di stanza in Iran: è quanto riferisce oggi il Washington Post, citando fonti anonime dei servizi segreti americani o del Medio Oriente. Secondo quanto si è appreso, le prove includerebbero registrazioni telefoniche, dati medico-legali, preparativi coordinati di viaggio e carte sim per cellulari comprate in Iran e utilizzate da molti degli autori di questi presunti complotti. Secondo il giornale, agenti filo-iraniani sono stati coinvolti in questi progetti di attentato, in particolare a diplomatici stranieri di almeno sette paesi su un periodo di 13 mesi. Fra gli "obiettivi", due funzionari sauditi, una mezza dozzina di israeliani e molti americani. Questi tentativi sarebbero stati fermati in primavera, quando l'Iran ha cominciato a cambiare i suoi toni dopo settimane di retorica anti-occidentale e di minacce. A marzo, infatti, Teheran ha annunciato formalmente di volere proseguire i negoziati sul suo programma nucleare.

Il sostegno cuneese alle donne della resistenza iraniana



CUNEO
25.05.2012 - SOCIETÀ

Il sostegno cuneese alle donne della resistenza iraniana

Il nuovo sindaco di Cuneo Federico Borgna con l'ex sindaco Alberto Valmaggia alla manifestazione di oggi a Cuneo

Il gemellaggio con Camp Ashraf enclave dei rifugiati iraniani in Iraq

LORENZO BORATTO
Cuneo è stata la prima città al mondo che, fin dal 2008 e grazie all'impegno dell'ex sindaco Alberto Valmaggia e del vice Giancarlo Boselli, si è gemellata con Camp Ashraf, città "cuore" della resistenza iraniana situata in Iraq (si tratta di un campo profughi che è una enclave di rifugiati iraniani).
Ashraf, da quando l'esercito americano non svolge più la funzione di protezione della città, ha subito duri attacchi da parte dell'esercito iracheno.
Oggi pomeriggio a Cuneo si è svolta in sala San Giovanni la commemorazione delle vittime della resistenza iraniana (con un primo appuntamento al monumento della Resistenza, poi un convegno in sala San Giovanni).
Bruno Mellano, componente del board internazionale dell'associazione "Nessuno tocchi Caino": "L'appuntamento di oggi a Cuneo è servito per rinforzare il legame tra la lotta per la libertà avvenuta a Cuneo nel 1943-1945 con quanto sta accadendo nel campo di Ashraf; sottolineando in particolare il ruolo delle donne". All'appuntamento di oggi era presente la parlamentare radicale (gruppo Pd) Elisabetta Zamparutti, oltre al nuovo e vecchio sindaco di Cuneo. La deputata radicale è tesoriera dell'associazione "Nessuno tocchi Ciano". Moderatore è stato l’avvocato Enrica 

La città ricorda le vittime della resistenza iraniana
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Lunedì 28 Maggio 2012 18:54
Cuneo - Gemellaggio dal 2008 con Camp Ashraf, simbolo dell'opposizione al governo Punto Cuneo, venerdì 25 maggio 2012
Con una commemorazione al Monumento alla Resistenza e un dibattito in Sala San Giovanni, la città ha ricordato le vittime della resistenza iraniana. Alla cerimonia erano presenti il nuovo sindaco, Federico Borgna e l'ex primo cittadino Alberto Valmaggia. Proprio durante il suo ultimo mandato, nel 2008, Cuneo è diventata la prima città nel mondo a gemellarsi con Camp Ashraf, cuore della resistenza iraniana al governo. La città, che si trova in Iraq, è il centro dell'opposizione al governo di Ahmadinejad. Ora il governo iraniano ha chiesto che i residenti di Ashraf lascino la città per essere spostati in un altro campo, chiamato Camp "Liberty", in realtà un aggregato di container sotto il sole dove non è garantito il minimo standard igienico.
"In questo campo è i corso una totale violazione dei diritti umani che avviene sotto gli occhi chiusi delle Nazioni Unite" ha detto l'avvocato Enrica Giordano Presidente di Libere (Ass. Naz. Donne italiane a sostegno Donne Resistenza iraniana) . "E' importante che città come Cuneo si ribellino a questo trattamento dei residenti di Ashraf - ha detto -. Se pensiamo ai nostri partigiani, per noi erano eroi della Resistenza, così come i ragazzi e le ragaze di campo. Oltre mille donne sono andate via insieme ai loro figli, stanno pagando un prezzo troppo alto per affermare la libertà e i diritti umani molto alto. Non è accettabile una violazione di questo tipo".
Secondo Amnesty International e Nessuno tocchi Caino negli ultimi 30 anni sono state almeno 120mila le "esecuzioni politiche", senza contare le punizioni corporali e le violazioni dei diritti umani. Le organizzazioni umanitarie denunciano nell'ultimo anno un raddoppio delle esecuzioni capitali: nelle ultime due settimane sarebbero state più di 30, tra le quali 8 donne.
Alla conferenza in Sala San Giovanni hanno preso parte anche l'onorevole Elisabetta Zamparutti, presidente del Comitato Parlamentari Italiani a sostegno della  Resistenza Iraniane e Antonio Stango di Nessuno Tocchi Caino.

sabato 26 maggio 2012

Forum dei giovani a Roma

Il sottoscritto insieme a Nicolò Bongiorno, Antonio Napoli e Giovanni al Forum dei giovani che è stato svolto giovedi scorso al quale ha partecipato anche il premier Monti\

venerdì 25 maggio 2012

SANZIONI CONTRO IL REGIME DEI MULLAH, UNA BELLA NOTIZIA DALLA FIAT



A nome dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia ringrazio la Fiat e il suo presidente per aver preso questa meravigliosa decisione di sospendere qualsiasi rapporto con effetto immediato. Questo gesto resterà nella memoria collettiva del popolo iraniano come enorme atto di  sensibilità della casa-Fiat nei confronti della pericolosità del regime dei mullah. va ricordato che ancora oggi vengono usate i mezzi industriali costruiti dalla Fiat x eseguire impiccagioni  in pubblico dei giovani donne e uomini al fine di espandere il terrore tra la popolazione.
Fiat Grazie di cuore
karimi davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia








Fiat, Fiat Industrial sospendono rapporti commerciali con Iran 

Finanzaonline.com - 25.5.12/17:00

Fiat e Fiat Industrial hanno annunciato la sospensione dei rapporti commerciali con l'Iran. In una nota il Lingotto precisa che "sostiene gli sforzi della diplomazia internazionale per una soluzione diplomatica delle questioni relative ai rapporti con l'Iran e pertanto decide che, con effetto immediato, le sue controllate non svolgeranno più attività relativamente a prodotti o componenti la cui destinazione finale nota sia il Paese mediorientale".

giovedì 24 maggio 2012

5+1 pesta l'acqua nel mortaio!

Per ennesima volta abbiamo detto e dimostrato che il regime dei mullah sta cercando di comprare del tempo necessario per la costruzione della sua maledetta bomba atomica islamica e per ennesima volta il 5+1 è caduto con la testa nella trapolla del regime fondamentalista e terrorista dei mullah. Il "tempo" per il programma atomico iraniano equivale al concetto dell'acqua x il pesce senza la quale il pesce ci mette la pelle, muore, si, muore semplicemente! Per il presidente degli Stati Uniti d'America il "tempo" ha un altro valore e ha un termine preciso e scade alla fine delle prossime elezioni per cui fino a quella data nulla di grave devve avvenire volontariamente. Obama sta pagando dalla tasca della sicurezza internazionale il prezzo del suo secondo mandato, dando la possibilità ulteriore al terrorismo islamico iranmiano  di portare avanti la sua micidiale politica di distruzione della massa che il maledetto e infame dittatore khomeni la chiamo" la garanzia x la soppravvivenza della repubblica islamica"!
Sia Obama  che i suoi partnership stanno pestando l'acqua nel mortaio, nel momento in cui il regime degli ayattollah li sta guardando e li sta deridendo. Secondo me l'unico mezzo con cui si può e si deve fermare il progetto atomico dei mullah è quello di contribuire alla sollevazione popolare x rovesciare l'intero sistemo clericale attuale e la sua sepoltura nella pattumiera della storia!
Davood karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

domenica 20 maggio 2012


Iran: ambasciatore Usa in Israele, opzione forza "praticabile"


Iran: ambasciatore Usa in Israele, opzione forza praticabile

(AGI) - Gerusalemme, 17 mag. - Gli Stati Uniti hanno gia' pronti i piani per un eventuale intervento armato contro l'Iran, opzione che "e' pienamente praticabile": lo ha dichiarato Dan Shapiro, ambasciatore americano in Israele, a meno di una settimana dalla ripresa dei colloqui tra il cosiddetto '5+1' e Teheran sul controverso programma nucleare di quest'ultima, in programma il 23 maggio a Baghdad. "Sarebbe preferibile risolvere la questione sul piano diplomatico e con il ricorso alle pressioni, piuttosto che usare la forza militare, ma cio' non significa che tale opzione non sia praticabile, anzi, gia' pronta", ha ammonito Shapiro.
  Intervistato dalla radio dell'Esercito israeliano, il diplomatico statunitense ha aggiunto che "la necessaria pianificazione e' gia' stata effettuata" proprio allo scopo di garantire che "ogni cosa sia predisposta". In termini analoghi Shapiro si era espresso lo scorso gennaio, affermando che a Washington si stava approntando ogni misura "per assicurare che l'opzione militare sia a dispiosizione del presidente Barack Obama, nel momento in cui decidesse di servirsene". Erano ripresi il 14 aprile scorso a Istanbul, dove si erano interrotti con uno stallo totale quindici mesi prima, i negoziati in materia nucleare tra la Repubblica Islamica, da un lato, e, dall'altro, i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, vale a dire gli stessi Usa, Francia, Gran Bretagna, Russia e Cina, piu' la Germania. I sei Paesi sono rappresentati collettivamente da Catherine Ashton, alto responsabile per la politica estera e di sicurezza comune dell'Unione Europea.


Usa, inviato in Israele: "pronti" piani per colpire l'Iran

giovedì 17 maggio 2012 09:04

GERUSALEMME (Reuters) - Piani statunitensi per un possibile intervento militare contro l'Iran sono pronti e l'opzione è "a completa disposizione", secondo quanto riferito dall'ambasciatore Usa in Israele, qualche giorno prima che Teheran riprenda i colloqui con le potenze mondiali che lo accusano di mettere a punto armi nucleari.

Come Israele, gli Stati Uniti hanno detto di considerare l'opzione militare l'ultima spiaggia per impedire all'Iran di usare l'uranio per fabbricare una bomba atomica. L'Iran invece ribadisce che il suo programma nucleare ha unicamente scopi civili.

Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia, Cina e Germania hanno fatto ricorso a sanzioni e trattative per cercare di persuadere l'Iran a sospendere il processo di arricchimento dell'uranio. Una nuova serie di colloqui, iniziati a Istanbul il mese scorso, riprenderà il 23 maggio a Baghdad.

- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

Iran: 26 giustiziati in due giorni con l’accusa di traffici di droga


 Supplemento telematico quotidiano di Quaderni Radicali
Sono le 23:03:59 di Domenica, 20 Maggio
 

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Iran: 26 giustiziati in due giorni con l’accusa di traffici di droga




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domenica 20 maggio 2012
impiccati iraniani 22.jpgSono almeno 26 i prigionieri giustiziati in Iran tra ieri e oggi per traffico di droga, in tre diverse prigioni del Paese. Delle esecuzioni, 10 sono state rese note da organi di informazione ufficiali, mentre le restanti 16 sono state riportate da gruppi per i diritti umani.
I primi sette prigionieri dono stati impiccati il 16 maggio nel carcere centrale di Kermanshah, riferisce il sito web della magistratura locale.
Sono stati identificati come: "A. A." (una donna) che era stata condannata per detenzione e traffico di 27 kg di eroina, "R. A." per concorso in detenzione e traffico di 100 kg di morfina 254 kg di oppio, "Kh. Sh." per concorso in detenzione e traffico di 57 kg di oppio, "M. B." per concorso in detenzione e traffico di 69 kg di oppio, "A. S." per concorso in detenzione e traffico di 4,548 Kg di morfina, "M. S." per concorso in detenzione e traffico di narcotici (quantità non precisata) e "M. Kh." per concorso in detenzione e traffico di 1,529 kg di crack.
Il sito web della magistratura di Ardebil, nel nord del Paese, ha dato notizia delle esecuzioni di altri tre prigionieri, praticate il 17 maggio in carcere.
I tre, la cui identità non è nota, avrebbero trafficato rispettivamente 105 gr di eroina; 498,15 gr di eroina e 160,493 gr di oppio.
Secondo il gruppo "Human Rights and Democracy Activists in Iran" (HRDAI), 16 detenuti – incluse quattro donne - sono stati impiccati la mattina del 17 maggio nella prigione di Yazd. In base alla notizia, tra i 16 giustiziati ci sarebbero cinque cittadini afghani.
Uno degli afghani è stato identificato come "Mohammad Damardeh" (25 anni) figlio di Nour Mohammad, inizialmente arrestato per immigrazione illegale. Le impiccagioni di Yazd non sono state confermate da media ufficiali iraniani. (Nessuno tocchi Caino – news flash)

Un doloroso video reportage sulla prostituzione nel regno dei mullah

sabato 19 maggio 2012

IRAN, PASQUALI (COMM. AMBIENTE E COOPERAZIONE): «REGIONE INTERVENGA SU CAMP ASHRAF»

 
Il consigliere francesco Pasquali

Una delegazione della Resistenza Iraniana in esilio ha incontrato
stampane il vice presidente della commissione Ambiente e Cooperazione
alla Regione Lazio, Francesco Pasquali, per discutere la grave
emergenza umanitaria che sta colpendo la città di Ashraf, l'enclave
iraniana che ospita in Iraq gli oppositori al regime teocratico
persiano. «È in atto da mesi una vera e propria deportazione in
condizioni disumane, degli abitanti di Camp Ashraf, verso una ex base
americana dove mancano persino l'acqua e i servizi essenziali.
L'assordante silenzio della comunità internazionale sta mettendo in
pericolo la vita di chi lotta contro l'opprimente regime khomeinista.
È necessario fare di più. Mi appello all'Unhcr perché faccia di tutto
per accelerare le pratiche di riconoscimento delle domande di
protezione internazionale degli abitanti che, dal 2009, sono di fatto
una merce di scambio tra le diplomazie di Iran e Iraq», sono le parole
con cui Pasquali esprime preoccupazione per la situazione nel campo.

«Chiederò al presidente Abbruzzese di impegnare il Consiglio Regionale
del Lazio affinché stimoli la diplomazia italiana e gli organismi
internazionali, alla ricerca di una soluzione per le oltre duemila
persone oggi alla mercé dei desiderata del regime di Teheran,
determinato a perseguire e punire chi ha lottato per ridare la libertà
al popolo iraniano. Per questo motivo - conclude Pasquali - proporrò
in Aula la prossima settimana la formazione di una delegazione, senza
oneri per il Consiglio, per portare la presenza della Regione Lazio
durante il prossimo meeting della Resistenza Iraniana che si terrà in
Francia il 23 giugno prossimo»

condanna unanime della cominita' iraniana per il vile attentato di stamattina a Brindisi



Esprimiamo le nostre piu' profonde condoglianze alla famiglia di Melissa , al governo italiano augurando una prontaguarigione delle ragazze e dei ragazzi rimasti ferti dall'attentato di stamani di Brindisi. siamo vicini ai familiari delle vittime di questo vile attentato che ha immerso l'intera nazione in un profondo dolore. Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia Associazione donne democratiche iraniane Associazione giovani iraniani

mercoledì 16 maggio 2012

Roma, piazza Bocca di Leone, fiaccolata x la liberazione dei Marò italiani detenuti in India

nella foto la prof.ssa Isabella Rauti, consiliera alla regione Lazio

manifestazione-fiaccolata per la liberazione dei Marò italiani svoltasi settimana passata a Roma da piazza Bocca di leone fino a piazza san marco alla quale hanno partecipato oltre alla consiliera Isabella Rauti anche la presidente della regione Renata Polverni e  il sindaco di roma Gianni Alemanno

martedì 15 maggio 2012

cuneo, venerdi 25 maggio, commemorazione delle vittime della resistenza iraniana

NRENSTEIN (Pdl): "Il Presidente Monti è attento al futuro di Israele"


Si è svolto stamane un incontro tra il Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti e il Presidente del  World Jewish Congres (WJC) Amb. Ronald Lauder e la Presidentedell’International Council of Jewish Parliamentarians On. Fiamma Nirenstein, insieme a loro il Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il Segretario Generale del WJC Dan Diker e il Vice Segretario Generale Maram Steiner.

L’incontro si è svolto nell’occasione del summit promosso dall’ICJP e dal WJC con numerosi parlamentari di vari assemblee elettive europee ed esperti di molti Paesi per discutere alla luce dei più recenti avvenimenti le questioni del rapporto fra l’Europa, l’Iran, il mondo arabo e per parlare dell’insorgenza dell’antisemitismo in Europa. La conferenza prevede anche un incontro con il Presidente della Camera dei Deputati On. Gianfranco Fini, con il Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata e la consegna del premio “Friendship Award” al giornalista Pierluigi Battista.
Si è parlato con il Presidente Monti del futuro della pace in Medio Oriente, della politica di sanzioni europea nei confronti dell’Iran, dei toni dell’antisemitismo, dell’intreccio tra politica ed economia nel rapporto con il Medio Oriente.

Uscendo dall’incontro l’On. Nirenstein ha dichiarato: “Il presidente Monti è sempre estremamente attento alle questioni che riguardano il popolo ebraico e il futuro di Israele.”

Roma, 14 maggio 2012

venerdì 11 maggio 2012

Rappresentanti del Ministero dell’Intelligence Iraniano (MOIS) di Teheran incontrano il rappresentante speciale del Segretario Generale dell’ONU Sig.Kobler per la questione dei residenti di Ashraf



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Venerdì 11 Maggio 2012 17:44
Discutere e coinvolgere il regime Iraniano nel caso di  Ashraf è illegale ed è un ostacolo insormontabile per i residenti
CNRI - Secondo alcuni rapporti ricevuti da Tehran, rappresentanti del Ministero dell’Intelligence dei mullah, a nome della Nejat Association, si sono incontrati con Martin Kobler, il Rappresentante Speciale per l’Iraq del Segretario Generale delle Nazioni Unite (SRSG) all’Hotel Laleh ed hanno richiesto, per il regime dei mullah, l’estradizione di un gruppo di residenti di Ashraf. Il SRSG ha anche incontrato molti agenti del MOIS che si spacciavano per familiari dei residenti di Ashraf ed ha discusso la questione delle famiglie dei residenti di Ashraf e Liberty con i rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Tehran. Come la Resistenza Iraniana ha spesso avvertito, anche all’inizio del viaggio di Martin Kobler a Tehran, qualunque dialogo e coinvolgimento del regime dei mullah nel caso di Ashraf è illegale, inaccettabile, una violazione di molti trattati internazionali ed un ostacolo insormontabile per i residenti di Ashraf.
Il Ministero dell’Intelligence e il ramo della sua cosiddetta Nejat Association, cercano di aumentare la pressione esercitata sui residenti di Liberty attraverso il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC), le Nazioni Unite, le lettere dei familiari, l’attività di spionaggio e la raccolta di informazioni. E questo nonostante il regime iraniano e il governo iracheno siano gli unici ad aver impedito alle famiglie dei residenti di Ashraf di visitare i loro cari e ancora continuino a farlo.
Fino al 2008, fino a quando cioè la protezione di Ashraf era nelle mani delle forze statunitensi, i familiari dei residenti andavano e venivano da Ashraf  sia dall’Iran che dall’Estero e potevano rimanere quanto volevano con i loro cari. Ma dall’inizio del 2009 il governo iracheno, non solo impedisce l’ingresso alle famiglie in Iraq e ad Ashraf, ma ha piazzato molti agenti del MOIS accanto ad Ashraf che si spacciano per familiari  per torturare psicologicamente i residenti ormai da 28 mesi.
Moltissimi familiari dei residenti di Ashraf sono in prigione per essersi recati ad Ashraf ed aver contattato i loro figli. A Maggio, sono stati forniti alle organizzazioni internazionali i nomi di 177 residenti i cui familiari sono in prigione in Iran.
I residenti di Ashraf e Liberty hanno dichiarato più e più volte di non aver bisogno che l’ICRC e l’UNAMI contatti le loro famiglie. Se queste organizzazioni volessero davvero aiutare i residenti, farebbero meglio a condannare le torture psicologiche, a sollecitare il governo iracheno affinché permetta alle famiglie di entrare ad Ashraf e a cercare di far rilasciare i loro familiari in prigione.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
11 Maggio 2012

ANTISEMITISMO, NIRENSTEIN (Pdl): A ROMA DUE GIORNI DEL WJC E ICJP PER DEFINIRE STRATEGIE DI CONTRASTO AL DILAGARE DEL FENOMENO IN EUROPA



Dichiarazione dell'On. Fiamma Nirenstein, presidente del International Council of Jewish Parliamentarians e Vice-presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati 
"In un momento di grande turbolenza per l'Europa, sconvolta dalla crisi economica e sociale, in cui si ripresenta il fenomeno antisemita con brutale violenza, l’International Council of Jewish Parliamentarians (ICJP), da me presieduto dal giugno scorso, e il World Jewish Congress (WJC) si incontreranno a Roma per una grande iniziativa.
Lunedì 14 maggio, l’Amb. Ronald S. Lauder, Presidente del WJC, insieme a Dan Diker, Segretario Generale, e alla delegazione dell’ICJP composta da parlamentari di vari Paesi europei (Belgio, Francia, Ungheria, Serbia, Svezia) e israeliani, terranno una sessione di lavoro alla Camera dei Deputati per definire obiettivi e strategie comuni per contrastare il dilagare dell’allarme antisemitismo ed estremismo in Europa. La delegazione incontrerà anche il Premier Mario Monti, il Presidente della Camera Gianfranco Fini e il Ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, per discutere le questioni principali all'ordine del giorno dei parlamentari ebrei in Europa e in tutto il mondo.
Nella serata del 14 maggio, verrà consegnato a Pierluigi Battista, editorialista de Il Corriere della Sera , la prima edizione del premio “ICJP Friendship Award”, per il suo impegno nella lotta all’antisemitismo e alla delegittimazione dello Stato d’Israele. La cerimonia sarà ospitata dal Ministro Terzi a Villa Madama alla presenza dell'Ambasciatore d’Israele in Italia, Naor Gilon e di numerose personalità.
Inoltre il 15 maggio, l'ICJP promuove all'Ara Pacis il convegno "Le rivoluzioni mediorientali: la questione iraniana, il mondo arabo e l'Occidente", nel corso del quale interverranno numerosi esperti italiani ed internazionali, oltre ai delegati ICJP presenti a Roma (programma in allegato)".
La delagazione ICJP incontrerà la stampa per presentare la due giorni lunedì 14 maggio alle ore 15,00 presso Sala Stampa della Camera dei Deputati(ingresso da Via della Missione 4, Roma – Per accrediti stampa: 06 6760 2125 )
Per maggiori informazioni e interviste si prega di contattare la segreteria dell’On. Fiamma Nirenstein: tel. 06 6760 6805, cell. 346 072 52 39 393 805 8906nirenstein_f@camera.it

Roma, 11 maggio 2012

mercoledì 9 maggio 2012

Iran:esperto Aiea muore in incidente


Secondo le nostre fonti interne dietro l'omicidio dell'esperto dell'Aiea c'è il regime terrorista e fondamentalista dei mullah

Ferito un collega nel centro del paese

08 maggio, 16:30
Iran:esperto Aiea muore in incidente(ANSA) - TEHERAN, 8 MAG - Un esperto dell'Agenzia atomica internazionale (Aiea) e' rimasto ucciso e un altro ferito in un incidente automobilistico nell'Iran centrale. Lo riferisce l'agenzia iraniana Fars citando un comunicato dell'Ufficio pubbliche relazioni dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana (Iaeo). Il comunicato dell'ente iraniano, precisa la Fars, riferisce che "quando è avvenuto l'incidente" i due esperti erano in missione "nei pressi del complesso Khandab nella provincia di Markazi".

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO