APPELLO URGENTE PER SALVARE DUE UOMINI CONDANNATI ALLA LAPIDAZIONE.
Nella foto: Atefe Rajabi, minorenne, afflitta da handicap mentale, di anni 16 impiccata pubblicamente durante la presidenza di Khatami( nella città di Nekah, iran settentrionale)
Suggersico a chi legge questo articolo di scrivere due righe di protesta all'ambasciata del regime dei mullah a Roma esprimendo lo sdegno verso la pena di morte e in particolare contro la lapidazione chiedendo la sospensione definitiva di questa disumana pena.
IMMINENTE LAPIDAZIONE DI DUE UOMINI NELLA CITTA' DI ISFAHAN
Non poteva che andare diversamente l'incrementarsi del terrorismo iraniano nella città di Gaza con una forte impennata dell'uso della repressione in Iran. Dopo la fallimentare politica terroristica dei mullah in Iraq, materializzata nella firma d'accordo di sicurerzza tra gli americani e gli iracheni(la permanenza delle forze americane in Iraq fino al 2001), nonchè l'avvicinarsi dell'insediamento del presidente eletto americano Obama( Questo avvenimento ha suscitato un forte coinvolgimento emotivo della popolazione iraniana, in particolare per quanto riguarda la politica umanitaria dei democratici americani. Per esempio nel 1979 la politica umanitaria del presidente d'allora americana Carter ha costretto il regime dello Scià di rivedere e sospendere la repressione nel paese. Il che ha permesso alla popolazione di sfidare con più facilità le forze armate dello Scià scendendo in piazza in massa e in tutte le città. Quella politica è stata una luce verde alla popolazione di diventare il protagonista del suo destino. Ci vuole un liungo articolo per aprire questa pagina e poi raccontare come sono andate le cose e come i mullah sono riusciti a saccheggiare e rubare la rivoluzione popolare contro lo Scià). La dirigenza iraniana ha organizzato una serie di incontri top secret con il leader supremo per trovare le vie di fuga dalle situazioni createsi malgrado la volontà iraniana: la recessione mondiale, il ribasso del prezzo del petrolio, l'impovverimento forte della popolazione, l'incremento del dissenso interno in particolare nelle fasce piu povere della società, sussegurisi delle varie manifestazioni di protesta in varie università del paese ecc... Durante gli incontri topo secret del leader supremo Ali Khamenei con gli specialisti di vari settori in particolare la sicurezza, è stato deciso: l'incremento contemporaneo dell'interferenza terroristica in particolare per quanto riguarda Gaza, Iraq e Afghanistan e allo stesso modo l'uso forte dei mezzi repressivi contro tutti i tipi di dissenso politico e comune: sia per la parte delinquenziale che politico del paese. A tal proposito i dirigenti di vari prigioni del paese hanno ripristinato con il consenso del leader l'uso di svariati provvedimenti punitivi e in particolare la lapidazione che fino a qualche tempo fa fu messo a bando da parte delle autorità grazie alla forte pressione internazionale. Dopo il triste episodio delo scorso anno della lapidazione dell'uomo di Karaj, che suscitò la forte presa di posizione degli organi inetrnazionali quali Parlamento europeo, Amnesty Inetrnational ecc...anche nella città di Mashad sono stati lapidati tre uomini accusati di adulterio.
Tutto ciò accade oltre alle sistematiche impiccagioni che avvengono mensilmente in tutte le città iraniane e in particolare nei mercoledi di fine mese a Teheran, dove in ogni gruppo dei detenuti condannati a morte ci si inserisce anche una donna. E' significativo questa scelta dei mullah. Hanno un chiaro messaggio sia al popolo iraniano che ai popoli del mondo.
Ieri sono stato contattato da Teheran da alcuni amici che mi sostengono ad avere informazioni diretti dall'Iran e mi hanno denunciato l'imminente lapidazione di due uomini nella città di Isfahan dove alcuni giorni fa due noti avvocati di Teheran si sono recati per incontrare questi due condannati e a farli firmare la delega per la loro difesa. Nonostante un forte coinvolgimento di moltissime persone, i due avvocati non sono riusciti a incontrare i condannati e nemmeno a farli firmare le deleghe già preparate dagli onde chiedere la revisione del processo. Nulla di fatto. Invano qualsiasi tentativo. Gli avvocati a questo punto hanno lanciato l'allarme e dagli indicatori che hanno potuto percepire si sono accorti che oramai la decisione della lapidazione è stata passata anche dalla Corte Supremo del regime dei mullah.
In questo articolo non volevo fare commentatore della situazione ma dovevo spiegare un pò la situazione generale in cui versa il regime dei mullah.
Chiedo insistemente al primo ministro italiano On. Berlusconi, al Ministro degli esteri On Franco Frattini, alle associazioni dei diritti umani, agli organi preposti alla difesa dei diritti dell'uomo, ai sindacati, ai partiti politici, alle personalità del mondo dello spettacolo di coinvolgere tutte le loro strutture politiche e sociali per organizzare una forte campagna di sensibilizzazione e di denuncia contro la politica della morte dei mullah in partioclare contro l'uso della disumana pena di lapidazione. In Iran attualmente ci sono più di 10 uomini e donne che sono in attesa della lapidazione.
Suggersico a chi legge questo articolo di inoltrarlo più possibile e di scrivere due righe di protesta all'ambasciata del regime dei mullah esprimendo lo sdegno verso la pena di morte e in particolare contro la lapidazione chiedendo la sospensione definitiva di questa disumana pena.(ambasciata iraniana in Italia: via Nomentana 361 - 00162 Roma, tel. 06.86.328.485)