APPELLO URGENTE PER SALVARE LA VITA DEI PRIGIONIERI POLITICI !
ARRIVANO NOTIZIE PREOCCUPANTI SULLA SORTE DELLE PERSONE ARRESTATE DURANTE LE MANIFETSAZIONI
E' STATA PRESENTATA AL PARLAMENTO UN DOCUMENTO DI MODIFICA DELLA LEGGE PER ABBREVIARE I TEMPI DI ESECUZIONE DELLA PENA CAPITALE DA 20 A 5 GIORNI
Negli ultimi giorni il regime dei mullah, attraverso il suo speaker del parlamento, il ministro per l'informazione, il procuratore generale e numerosi altri esponenti di spicco, ha minacciato di morte qualsiasi persona che venga arrestata durante le manifestazioni di protesta. All'inizio della settimana, 36 deputati del parlamento hanno presentato un documento di modifica della legge sulla pena capitale, secondo cui i tempi di esecuzione della pena di morte si riduce da 20 a soli 5 giorni. Secondo questo documento, chiunque venga arrestata viene riconosciuto, alla base di una Fatwa rilasciato da Khomeini nel 1988, "Mohareb" e di conseguenza viene passato per le armi. Secondo la costituzione della repubblica islamica Mohareb è colui che "è contro il Dio" e chi è contro Dio è "degno della morte"!
Attualmente nelle carceri iraniane ci sono migliaia di ragazze e ragazzi arrestati dopo le manifestazioni post-elettorali e rischiano seriamente la vita. Secondo le informazioni in nostro possesso esistono serie intenzioni di convertire la legge e di abbreviare i tempi di esecuzione. Nel caso che passase questa legge migliaia di persone rischiano veramente la vita. Questa misura è stata adottata durante il consiglio di sicurezza nazionale e dietro la esplicita richiesta del capo supremo del regime dei mullah Ali Khamenei.
Noi, Associazione Donne democratiche, Associazione giovani iraniani e Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia ci rivolgiamo al governo italiano, alla Camera dei Deputati , al Senato della repubblica, alle istituzioni e organizzazioni competenti in materia della difesa dei diritti umani, ai semplici cittadini di condannare questa nuova misura repressiva che mira ad eliminare migliaia di vite umane e terrorizzare coloro che scendono in piazza per protestare contro la repressione e la violenza in Iran. Il popolo iraniano e in particolar modo le ragazze e i ragazzi della protesta nazionale hanno seriamente bisogno della solidarietà della comunità internazionale.
Il popolo iraniano non dimenticherà mai coloro che lo hanno sostenuto nei momenti più bui della sua storia.
E' assai vicina l'aurora della libertà e della democrazia in Iran.
Associazione Donne Democratiche iraniane,
Associazione Giovani iraniani,
Associazione Rifugiati politici iraniani residenti in Italia
Roma, 6 gennaio 2010.
Fonte Leggo Mondo IRAN, 36 DEPUTATI: "PENA DI
MORTE PER MANIFESTANTI"
È una nuova bufera politica quella che si è abbattuta sull'Iran in seguito alla presentazione in parlamento di una proposta di legge in base alla quale i manifestanti antigovernativi dovrebbero essere considerati 'Mohareb', nemici dell'Islam e di Allah, e pertanto punibili con la pena di morte entro cinque giorni dalla sentenza del Tribunale della Rivoluzione...
Iran: 186 arresti dopo 27 dicembre
Lo afferma il sito riformista Jaras
06 gennaio, 15:01
(ANSA) - TEHERAN, 6 GEN - Sono 186 gli attivisti politici e i giornalisti arrestati in Iran dopo le manifestazioni dell'opposizione del 27 dicembre. E' quanto riferisce il sito riformista Jaras. Tra gli arrestati, sottolinea la fonte, vi sono 99 studenti, 10 collaboratori del leader dell'opposizione Mussavi, 17 giornalisti, 9 attivisti per i diritti umani e delle donne e 12 appartenenti alla setta religiosa dei Bahai, nata nel Diciannovesimo secolo da una riforma dell'Islam e messa al bando in Iran.
Iran: impiccato attivista curdo
Un attivista curdo iraniano, Fasih Yasmini, di 27 anni, è stato impiccato stamani in Iran dopo essere stato condannato a morte per aver "sostenuto il movimento d'opposizione". Lo rende noto il sito d'opposizione all'estero iraniano Cyrusnews, citando un comunicato del Partito Democratico del Kurdistan (Pjak) cui apparteneva il condannato. Il sito precisa che, secondo organizzazioni per la tutela dei diritti umani, almeno altri dieci attivisti del Pjak sono stati condannati a morte con le stesse accuse. Oltre 340 militanti curdi sono condannati a lunghe pene detentive, sempre secondo il sito. La notizia è stata confermata da twitter iraniani ma non da fonti ufficiali.(ANSA).
Mercoledì 06 gennaio 2010 20.25