sabato 21 dicembre 2013
Comunicato stampa
L'Associazione Rifugiati Politici Iraniani Residenti in Italia condanna fermamente il viaggio del ministro degli esteri italiano in Iran in un periodo estremamente delicato dal punto di vista della violazione dei diritti umani. Fin dall'arrivo del nuovo presidente iraniano Rohani sono stati giustiziati secondo i dati ufficiali del regime oltre 500 persone tra cui molte donne e prigionieri politici che lottano per la libertà e la democrazia in Iran. Tenendo conto del passato del ministro italiano nel campo della difesa dei diritti civili riteniamo che questo passo sia un oltraggio agli stessi diritti che oggi vengono calpestati dal regime dei mullah. Riteniamo che l'unica parte beneficiaria di questo viaggio sarà ancora una volta il regime dei mullah che la sfrutterà come un premio per giustificare i suoi crimini contro l'umanità e i suoi tentativi per la costruzione della bomba atomica. Ci auguriamo che il signor ministro si renda conto del suo errore storico e faccio un passo indietro il prima possibile. Ribadiamo stringere le mani assassine che hanno ucciso i soldati italiani a Nassiriya e in Afghanistan non sia un onore degno di un grande popolo quale quello italiano che ci ha sostenuto nei momenti più bui della nostra storia.
Davood Karimi, presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia
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