giovedì 31 maggio 2007
In attesa della quarta risoluzione dell'Onu il problema atomico iraniano assomiglia ad un binario dove ad ogni estremita c'è una treno: da una parte la comunita internazionale e dall'altra il regime dei mullah. Ormai questi due treni sono già partiti. la strada non offre sorpassi e accostamenti. E' stretta e lunga. Il regime dei mullah per bocca del suo presidente ha dichiarato che il loro treno non ha nè freni e ne marcia indietro! Cioè ha già anticipato lo scontro finale che sarà catastrofico se la comunità internazionale in particolare i governi che hanno stertti rapporti con i mullah non cambiano la loro politica. La nuova posizione dell'Agenzia è un piccolo e timido segnale che i treni si sconteranno. Non si sa quando ma io affermo che lo scontro è inevitabile. Il regime dei mullah vuole arrivare alla bomba atomica e la comunità internazionale desidera fermarlo. Purtroppo, il treno della comunità internazionale soffre di incontinenza acuta! Ma dall'altra parte del binario il treno dei mullah si dimostra vincente e rumoroso e più convinto a superare e cacciare il nemico. Se noi, voi e coloro che sono seriamente preoccupati della sorte dell'umanità non saltiamo sul treno della civiltà e non lo rafforziamo, sono sicuro che perderemo la partita e per generazioni e generazioni i nostri figli e nipoti ci malediranno per averli lasciati nelle mani dell'integralismo e del fondamentalismo. Bisogna fare un fronte comune che comprenda tutti i gruppi e le formazioni politiche e mandare un chiaro messaggio ai mullah che non gli permetteremo di vincere. Oggigiorno se guardiamo attentamente alla situazione iraniana vediamo che i mullah di Teheran sono impegnati su vari fronti: coinvolti in Iraq contro le forze straniere alleate; sono coinvolti contro il processo della pace in medioriente; sono coinvolti in tutte le azioni terroristiche che avvengono su questo pianeta; sono fortemente coinvolti nell'acquisto delle materie che servono per la costruzione della bomba aomica; sul piano interno sono fortemente impegnati nella repressione della popolazione in particolare contro donne e i giovani; stanno affrontando forti manifestazzioni e scioperi da parete degli insegnanti e degli operai; non c'è giorno che non si ribellino gli studenti di una qualunque università; Amir Kabir university è all'avanguardia per il numero delle proteste studentesche; é già iniziato un forte regolamento dei conti tra varie fazioni del regime di cui la peculiare è stato l'arresto di Mussavian, uomo chiave delle trattative atomiche con Solana. Mi fermo qua. Non bisogna intimorirsi di fronte a questo regime. Attualmente si trova in una situazione molto debole. Ci vuole solo una scossa popolare. Crolla come un foglio marcio. Non ha alternative alla bomba atomica. Il suo treno deve camminare continuamente: non può fermarsi, perchè non ha più freni. A causa della politica di accondiscendenza occidentale purtroppo sarà il treno dei mullah a scontrarsi con il treno della comunità internazionale. Anche perchè spera di poter cacciare e far deragliare l'altro treno e così portare a termine la costruzione della bomba atomica. Concedere ogni volta sessanta giorni al regime dei mullah significa togliere alle future generazioni speranze e futuro.Di nuovo ribadisco che il programma atomico iraniano sarà la causa scatenante della prossima guerra. Ci sarà e sarà catastrofico. Karimi Davood, analista politico iraniano e presidente associazione rifugiati politici iraniani in Italia
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
programma nucleare?
no grazie
Posta un commento