Indignazione generale contro il matrimonio autorizzato, tra padre e figlie minori adottate
Mercoledì 09 Ottobre 2013 22:03
L'adozione di una legge nel parlamento dei mullah che permette ai padri di sposare la loro figlia minore adottata, sin all'età di 13 anni, ha suscitato diffusa indignazione in Iran e grande sconforto tra gli attivisti per i diritti umani.
Con una legge del genere, il ruolo del padre si confonde con quello del marito, i minori non possono essere al sicuro in famiglie in cui è permessa una cosa simile.
Questa legge sembra una sorta di legalizzazione della pedofilia, mette in pericolo i minori iraniani e anche le famiglie, normalizzando il delitto. Nonostante l'indignazione suscitata all'interno del paese, il governo Rohani ha mantenuto il silenzio su questa legge approvata il 22 settembre scorso che è in attesa di conferma definitiva da parte del Consiglio di Sorveglianza.
Anche il leader supremo del regime, Ali Khamenei, ha dichiarato di essere favorevole al matrimonio tra padre e figlia adottiva di almeno 13 anni.
alle 14:59