lunedì 26 settembre 2011

Iran, escursionisti americani parlano dei maltrattamenti subiti nelle carceri dei mullah

LA POLITICA DEL RICATTO TERRORISTICO DELL'IRAN, AHMADINEJAD HA LIBERATO I DUE ESCURSIONISTI AMERICANI DOPO AVER OTTENUTO IL VISTO PER PARTECIPARE AI LAVORI DELL'ASSEMBLEA GENERALE DELL'ONU!


ew York, 26 set. - (Adnkronos/Dpa) - I due escursionisti americani liberati dopo oltre due anni di detenzione in Iran, Shane Bauer e Josh Fattal, hanno denunciato al loro arrivo a New York la "brutalita'" del regime di Teheran e le durissime condizioni della loro prigionia. Tenuti in isolamento e immersi in "un mondo di bugie e false speranze", i due hanno raccontato come "troppe volte, abbiamo sentito le urla degli altri prigionieri picchiati, senza che potessimo fare nulla".

Circondati dai loro familiari, Bauer e Fattal hanno incontrato i giornalisti dopo il ritorno a casa nella giornata di ieri. Hanno raccontato di non aver mai potuto incontrare il loro avvocato o il consolato svizzero, che rappresenta gli interessi americani in Iran. "Abbiamo dovuto fare lo sciopero della fame per poter ricevere lettere dai nostri cari", hanno sottolineato, aggiungendo di non poter perdonare il regime iraniano dato che "continua a tenere in carcere cosi' tante persone innocenti e prigionieri di coscienza".

Ma Bauer ha voluto evidenziare che, ad ogni loro rimostranza, i secondini iraniani, gli parlavano di Guantanamo. "Non crediamo che queste violazioni dei diritti umani da parte del nostro governo giustifichino" l'Iran, ha commentato, ma "riteniamo che queste azioni da parte degli Stati Uniti forniscano una scusa per altri governi, compreso quello iraniano" per maltrattare gli americani. (segue)

26/09/2011

 
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