venerdì 28 dicembre 2012
lunedì 24 dicembre 2012
giovedì 13 dicembre 2012
lunedì 10 dicembre 2012
Video Rai.TV - Cominciamo Bene Estate - L'Islam
alle 14:22
sabato 8 dicembre 2012
martedì 4 dicembre 2012
Viva le donne, viva Nasrin, il nostro orgoglio persiano!
Comunicato stampa
grande soddisfazione della comunità iraniana per la vittoria della signora Nasrin Sotoudeh
Viva le donne, viva il senso della maternità che è l'arma più potente del mondo con cui si può anche piegare la più brutale dittatura contemporanea, appunto quello del regime dei mullah che di fronte alla ferrea fermezza della nostra EROE non ha potuto fare altro che ritirarsi indietro e fare un passo indietro. questa è una vittoria per l'umanità e per tutte le donne che ingiustamente subiscono ogni tipo di violenza clericale e spesso e volentieri sono oggetti delle più inaudite violenze da parte di un sistema che è basato sui diritto agli uomini e doveri alle donne!
viva Nasrin e viva tutti coloro che l'hanno e ci hanno sostenuto in questi duri giorni di forti preoccupazioni per la sorte della nostra eroe e la speranza delle donne e dei minorenni e dei prigionieri politici condannati a morte!
un caloroso ringraziamento e tutte le amiche e amici di Fb che hanno seguito e contribuito a non far spegnere la speranza per una vittoria quanto gloriosa e umana di cui tutti noi dobbiamo esserne felici e onorati e ringraziare ancora Avvocato Nasrin che ci ha dato la possibilità e onore di accompagnarla in questo arduo e difficile sentireo della vita.
grazie e grazie e grazie Nasrin!
davood karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
alle 14:21
domenica 25 novembre 2012
Iran/Nucleare: Terzi, intervento militare Israele e' scenario possibile
23 Novembre 2012 - 14:50
''La questione dell'armamento nucleare iraniano rimane in tutta la sua gravita''', ha aggiunto Terzi, ricordando che ''l'ultimo rapporto'' stilato dall'Aiea'' nel quale si denunciava lo smantellamento del sito militare di Parchin ''era poco rassicurante''.
Il tema, ha proseguito il ministro, ''e' di grande rilevanza per la sicurezza e la stabilita' nella regione'', contando che l'Iran ''si collega'' inoltre a ''teatri di crisi nei quali ha spazio di manovra''. Un esempio e' ''il conflitto siriano'', cosi' come ''la dichiarazione plateale di aver fornito armamenti'' alle cellule terroristiche di Hamas. La Repubblica islamica ''deve diventare una forza costruttiva di stabilita' anziche' di perturbazione'''', ha infine concluso Terzi.
alle 02:09
Iran - Scatta l'embargo totale
Le somme sui conti sequestrati e bloccati non sono esigibili fino a decisione da prendere in merito. Intanto si è venuto a sapere che anche le aziende e le cooperative che si occupano dell'importazione di datteri e alimenti vari da colture biologiche iraniane si sono visti chiudere i conti con conseguente avvio delle procedure di sequestro, mentre containiers pieni di materiali ed alimenti rimangono bloccati nei porti intermedi.
Ufficialmente l'embargo totale è in vigore da 48 ore, e per la prima volta negli ultimi 30 anni, dai confini dell'Iran non uscirà più nulla legalmente, cosa che inevitabilmente causerà una impennata di contrabbando e mercato nero. Né è dato sapere quanto durerà la situazione, mentre è ben prevedibile l'effetto che tale decisione avrà sui mercati internazionali.
alle 02:06
sabato 10 novembre 2012
Maryam Rajavi si rivolge al Consiglio di Sicurezza dell’ONU perché fermi le esecuzioni e persegua i leaders del regime iraniano e tutti gli individui responsabili delle torture e delle esecuzioni
Venerdì 09 Novembre 2012 15:22 |
La macchina di morte della dittatura omicida in Iran sta continuamente perseguitando il popolo iraniano. Giovedi 8 Novembre, il regime teocratico ha impiccato cinque prigionieri nella città di Shiraz. Ieri, sedici prigionieri sono stati impiccati a Tehran, Shiraz, Zarand e Mashhad. Tutte le esecuzioni sono state eseguite con l’approvazione di Khamenei. Quindi, il numero delle esecuzioni in 18 giorni è arrivato a 45 e dall’inizio del 2012 ammontano almeno a 383. L’esecuzione dei prigionieri politici accusati di essere trafficanti di droga è ormai un metodo comune e ben noto utilizzato dal regime teocratico. Contemporaneamente, la tortura e l’omicidio di prigionieri politici continua. Il 6 Novembre Sattar Beheshti, un prigioniero politico di 35 anni, è stato ucciso sotto tortura otto giorni dopo il suo arresto. Maryam Rajavi, Presidente eletto della Resistenza Iraniana, si rivolge alla comunità internazionale, in particolare al Consiglio di Sicurezza dell’ONU affinché prenda misure urgenti per fermare il trend crescente delle esecuzioni di massa, i maltrattamenti e la tortura fino alla morte dei prigionieri politici. Maryam Rajavi ha anche richiesto la formazione di un tribunale internazionale per perseguire i leaders del regime teocratico e tutti gli individui responsabili delle esecuzioni e delle torture di questo regime medievale. Individui che hanno partecipato alle esecuzioni e al massacro di 120.000 prigionieri politici e alla persecuzione dei dissidenti dentro e fuori il paese sin dall’inizio del governo di questo regime teocratico. Ha aggiunto: “Il silenzio e l’immobilismo di fronte al curriculum criminale del regime iraniano, che costituisce un chiaro caso di crimine contro l’umanità, equivale a calpestare i valori universali sui quali le Nazioni Unite sono fondate.” Nel sottolineare che l’obbiettivo del regime teocratico è quello di creare, mediante queste esecuzioni criminali, un’atmosfera di paura e terrore e di impedire l’esplosione dello sdegno popolare, Maryam Rajavi si è rivolta al popolo iraniano, in particolare ai giovani, perché protestino contro queste esecuzioni brutali ed aiutino le famiglie delle vittime in modo da essere all’altezza della loro responsabilità nazionale e umanitaria.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
8 Novembre 2012 |
alle 08:39
APPELLO AL MINISTRO DEGLI ESTERI ITALIANO SIGNOR GIULIO TERZI
APPELLO AL MINISTRO DEGLI ESTERI ITALIANO SIGNOR GIULIO TERZI
Tenendo conto dell’uccisione sotto la tortura del blogger iraniano Sattar Beheshti, avvenuta all’inizio della settimana;
Tenendo conto dell’altissimo numero delle impiccagioni pubbliche e non in tutte le città iraniane (quasi 100 persone nell’ultimo mese);
tenendo conto della lapidazione di 4 giovanissime donne avvenuta in massima segretezza nella settimana passata a Teheran, nonostante le raccomandazioni del regime di aver sospeso tali criminali e disumani azioni;
tenendo conto della partecipazione attiva del regime iraniano nel terrorismo internazionale in particolar modo in Afganistan;
tenendo conto del forte impegno del regime clericale nella costruzione della bomba atomica che inevitabilmente porterà la comunità internazionale in una catastrofica guerra di dimensioni mondiali;
ci appelliamo a Lei come il nostro ministro degli esteri di intraprendere delle azioni urgenti presso il governo e le istituzioni competenti interni ed esterni per condannare urgentemente la forte violazioni dei diritti umani in Iran e di costringere il regime dei mullah a rispettare la libertà e i diritti dell’uomo.
Le chiediamo anche di accogliere una delegazione delle associazioni iraniane che si occupano della denuncia delle violazioni dei diritti umani in Iran, per portare alla Sua conoscenza un quadro generale della situazione in cui vive terribilmente la popolazione iraniana.
Sh. Sholeh, presidente dell’Associazione Donne democratiche iraniane
Azar Karimi, presidente dell’Associazione Giovani iraniani
Davood Karimi, presidente dell’Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
segreteria.terzi@esteri.it
per favore condividete e mandate appello all'indirizzo del ministro degli esteri Sig. Giulio Terzi
alle 02:06
giovedì 8 novembre 2012
"LA PERSIA IN ROSA"
DIBATTITO
"LA PERSIA IN ROSA" SABATO 10 NOVEMBRE 2012 ORE 15 Circolo dei Lettori Sala BibliotecaVia Bogino 9, Torino
Introduce: Giampiero Leo “ presidente dell'Associazione per il Tibet e i diritti umani del Consiglio Regionale del Piemonte
Relatori:
Emanuela Borgnino - antropologa, presidente di Earth Laws
Farideh Bozorgzad - esule iraniana in Italia
Enrica Giordano - avvocata, esperta di diritto iraniano
Angela Vitale - Amnesty International, Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta Elisabetta Zamparutti - deputata radicale
Due rappresentanti (donne) del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI)
Modera: Davide Meinero, analista di politica internazionale
Durante la serata verrà proiettato il documentario sulla resistenza iraniana:
"La lunga strada", di Paolo Balmas, prodotto dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni e dall'Associazione Iran Libero e Democratico.
Il dibattito è organizzato in collaborazione con l'Associazione per il Tibet e i diritti umani del Consiglio Regionale del Piemonte
|
alle 03:04
mercoledì 7 novembre 2012
IRAN
Muore in carcere per aver usato Facebook
l'attivista Beheshti difendeva i lavoratori
Il trentacinquenne ha subito una settimana di interrogatori e torture, si batteva per i diritti collettivi. Ad arrestarlo la Cyber polizia del regime, che ha invitato la famiglia a "Procurarsi una bara"
In carcere, Beheshti è rimasto appena una settimana. Fatta di interrogatori e violenze disumane, fino al tragico epilogo. La Cyber polizia esiste dal 2011, le torture in carcere da sempre. E la famiglia conferma che Sattar godeva di ottima salute, "non prendeva neanche un'aspirina", mentre dal penitenziario si dichiara che l'attivista "soffriva di problemi di cuore". Il corpo è risultato pieno di escoriazioni e ferite, dalla testa ai piedi. Arrestato il 30 ottobre, lavorava a Robat Karim, a 15 chilometri da Teheran.
La sua morte diventerà l'ennesimo simbolo del valore dei diritti umani in Iran. Sattar è morto per aver espresso e condiviso la sua battaglia su un social network, non è stato il primo e non sarà l'ultimo a farlo. La sorella ha denunciato al mondo il comportamento delle autorità iraniane. Rimane il dolore e un problema di sostentamento per la famiglia, per cui Sattar era l'unica fonte di reddito.
alle 11:57
Iranian Facebook activist Sattar Beheshti feared dead in custody
alle 11:54
sabato 3 novembre 2012
la ripresa delle lapidazioni in Iran:
la ripresa delle lapidazioni in Iran: secondo quanto ha rivelato pochi minuti fa il sito Iranpressnews nella medicina legale di Teheran ci sono i corpi martoriati di quattro donne lapidate nei giorni scorsi. non si hanno notizie sulle generalità di queste quattro vittime della violenza disumana del regime di Ahmadinejad.
alle 04:35
venerdì 2 novembre 2012
Iran: Amnesty, 9 detenute in sciopero fame contro trattamenti degradanti
02 Novembre 2012 - 11:53
Le nove detenute intendono proseguire lo sciopero della fame fino a quando la direzione del carcere non presentera' scuse formali, garantira' che trattamenti del genere non si ripeteranno e restituira' i loro effetti personali.
Amnesty International ha chiesto alle autorita' iraniane di proteggere tutti i detenuti dalle vessazioni e dai trattamenti degradanti, indagare sulle denunce delle nove donne e chiamare a rispondere i responsabili.
Un altro sciopero della fame e' intanto in corso nella prigione di Evin. Nasrin Sotoudeh, avvocata per i diritti umani condannata a sei anni di carcere, rifiuta il cibo dal 17 ottobre per protestare contro il divieto di incontrare i parenti, compresi i suoi due figli, senza vetro divisorio, e di fare telefonate alla famiglia.
''Le autorita' iraniane devono annullare il divieto di visite dirette in carcere e non adottare misure punitive nei confronti delle detenute in sciopero della fame, che hanno diritto a cure mediche fornite da personale medico competente in accordo coi principi di etica medica relativi alla confidenzialita', all'autonomia decisionale e al consenso informato'', ha dichiarato Ann Harrison, vicedirettrice del Programma Medio Oriente e Nordafrica di Amnesty International.
Tra le detenute in sciopero della fame, vi sono Bahareh Hedayat, Zhila Bani Ya'ghoub, Shiva Nazar Ahari, Mahsa Amrabadi e Zhila Karamzadeh-Makvandi.
''Queste donne sono in carcere solo per aver esercitato pacificamente i loro diritti alla liberta' d'espressione, riunione e associazione. Non solo non dovrebbero subire trattamenti degradanti, ma non dovrebbero neanche stare in prigione. Devono essere rilasciate immediatamente e senza condizioni'', ha commentato Harrison.
alle 11:43
Iran: Hollande, programma nucleare e' minaccia inaccettabile
31 Ottobre 2012 - 15:14
rba/sam/ss
alle 11:42
sabato 27 ottobre 2012
A due dissidenti iraniani il premio Sacharov per la difesa dei diritti umani
» 27/10/2012 09:52
IRAN - EU
Nasrin Sotoudeh è un avvocato che ha difeso attivisti dell'opposizione. Condannata a sei anni di prigione, le è impedito di vedere suo marito e i suoi figli. L'altro premiato è Jafar Panahi, regista, noto per i suoi film sulla vita in Iran. Dal 2010 è agli arresti domiciliari e gli è vietato girare film.
Strasburgo (AsiaNews/Agenzie) - Sono due dissidenti iraniani - Nasrin Sotoudeh e Jafar Panahi - i vincitori del premio Sacharov che l'Unione europea dal 1988 assegna ogni anno a chi si spende per la difesa dei diritti umani. I due attivisti divideranno il premio di 50mila euro che accompagna il riconoscimento.
Nasrin Sotoudeh è un avvocato che ha difeso attivisti dell'opposizione e difensori dei diritti umani, tra i quali Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace nel 2003. Arrestata nel 2010 con l'accusa di propaganda e cospirazione contro lo Stato, sta scontando una pena di sei anni nel tristemente noto carcere di Evin. Recentemente ha proclamato uno sciopero della fame per protestare contro le vessazioni alle quali sono sottoposti suo marito e i suoi due figli.
"So - ha scritto in una lettera ai suoi figli - che avete bisogno di acqua, cibo, casa, amore dei vostri cari e di visitare vostra madre". Quest'ultima frase fa riferimento al divieto di ricevere visite anche familiari che le è stato imposto in seguito al suo rifiuto di indossare il chador.
L'altro premiato è Jafar Panahi, regista, noto per i suoi film sulla vita in Iran, dove sono vietati. Il suo documentario "This is Not a Film" è stato contrabbandato nel suo Paese in una chiavetta Usb nascosta in un dolce.
Dal 2010 è agli arresti domiciliari e gli è vietato girare film.
Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato che il premio, assegnato all'unanimità, "è un messaggio di solidarietà e di riconoscimento per un una donna e un uomo che non sono stati piegati dalla paura e dalle intimidazioni e che hanno deciso di porre la sorte del loro Paese prima della loro".
alle 08:30
mercoledì 24 ottobre 2012
“La dittatura di Teheran usa il nucleare per sopravvivere politicamente
alle 07:43
sabato 20 ottobre 2012
Forte sdegno della comunità iraniana per incontro tra il Sindaco di Verona e agente dell'ambasciata iraniana
alle 15:38
domenica 7 ottobre 2012
Siria, l'uccisione di un ragazzino durante la fuga
un altro crimine contro l'umanità. l'uccisione di un ragazzino siriano da parte dei Passdaran iraniani dislocati nelle zone di combattimento tra i ribelli e le forze governative
alle 14:22
giovedì 4 ottobre 2012
E la Ronzulli incontra l'eroina anti regime
On. Lucia Ronzulli insieme al presidente Maryam Rajavi al parlamento Europeo
il Giornale.it
''Vogliamo la fine definitiva della politica di accondiscendenza con le autorita' criminali in Iran e il riconoscimento della resistenza del popolo iraniano contro il fascismo religioso, per la liberta' e la democrazia'', ha detto la signora Rajavi al Parlamento europeo che ha ospitato il ''Gruppo di Amici di un Iran Libero'' che riunisce circa 200 deputati. ''Questa e' l'unica risposta a un regime - ha aggiunto la Rajavi - che e' alleato e complice di Bashar al-Assad, che conduce massacri quotidiani in quel paese''
alle 06:11