martedì 28 agosto 2012

Comunicato stampa: il feroce attacco delle forze militari irachene contro i residenti del campo Ashraf


Comunicato stampa:
Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia condanna fermamente l'ultimo attacco delle forze militari iracheni guidate dal premier  Al-Maleki contro i residenti del campo di Ashraf in cui sono rimasti feriti 20 persone. Tale attacco disumano è la conseguenza della politica di compiacenza del neo Ayattollah-ambasciatore Kubler, capo della forze Unami dislocate in Iraq. Secondo le informazioni giunteci dalle fonti attendibili, il capo di Unami autonominatosi "facilitatore" della questione Ashraf non è altro che un uomo al servizio del governo Al Maleki che allo stesso tempo dipende direttamente dalla Sepah Ghoda della Sepah passdaran.
 Noi,  rifugiati politici residenti in Italia chiediamo al Segretario Generale dell'Onu di disarmare questo" facilitatore"  sostituendolo con un uomo responsabile e imparziale che possa gestire questo delicato momento con saggezza e fermezza insistendo sul rispetto dei diritti dei rifugiati iraniani tutelati dalla Quarta Convenzione di Ginevra richiamando anche  la responsabilità del governo americano con cui i residenti del campo di Ashraf hanno sottoscritto dei patti sulla loro sicurezza in cambio della consegna delle loro armi.
Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia richiama anche l'attenzione del governo italiano sulla grave situazione che man mano viene presentato per colpa della politica compiacente del capo Yunami chiedendo  urgente intervento del Suo ministro degli esteri, ambasciatore Terzi, presso autorità americane e irachene onde evitare ulteriori spargimenti di sangue ai danni dei miglior figli del popolo iraniano che hanno scelto di lottare per affermare i sacro santi diritti del popolo iraniano per vivere libero e democratico.
Il popolo iraniano non dimenticherà mai coloro che nei momenti più bui della sua storia gli sono stati a fianco come non perdonerà mai coloro che hanno aiutato e contribuito allo spargimento del sangue delle ragazze e dei ragazzi innocenti e disarmati che lottano per la democrazia e libertà in Iran.
Davood Karimi, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO