condanniamo fermamente attacco terroristico del regime iraniano al campo di Ashraf
un dei caduti di nome Ardeshir era un rifugiato politico che studiava in Italia e faceva parte della nostra comunità. Ha abbandonato gli studi per dedicare la sua vita alla causa della libertà e della democrazia del popolo iraniano. Ieri sera è stato ucciso con le mani legate dietro la schiena. viva il suo ricordo e quello di tutti i suoi amici che con il loro sangue hanno scritto una delle più orgogliose pagine della storia iraniana. Anche domani saremo di nuovo in piazza Barberini per condannare questo criminale e disumano atto di violenza avvenuto di fronte agli occhi indifferenti e impassibili del governo americane e delle sue forze militari dislocate in Iraq con cui tutti i residenti del campo di Ashraf avevano sottoscritto un patto per la loro protezione come rifugiati politici riconosciuti dalla quarta Convenzione di Ginevra.
Chiediamo all'Onu e al governo americano e anche al governo italiano e il suo ministro degli esteri signora Emma Bonino di condannare fermamente questo gravissimo attacco e di impegnarsi nel soccorso ai feriti che si versano in gravi condizioni.
Noi condannando fermamente questo disumano attacco chiediamo alla coscienza libera del mondo italiano di accompagnarci in questo difficile, lungo e tortuoso cammino verso un Iran libero e democratico.
davood karimi presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia