mercoledì 23 dicembre 2009

SIRJAN: DURISSIMI SCONTRI TRA LA GENTE E LE FORZE DI SICUREZZA DURANTE UN'IMPICCAGIONE PUBBLICA DI DUE RAGAZZI: 20 MORTI E ALMENO 50 FERITI



UN BREVE FILMATO SUGLI SCONTRI TRA LA POPOLAZIONE DI SIRJAN E LE FORZE DI SICUREZZA DEL REGIME DEI MULLAH RIVOLTA POPOLARE NELLA CITTA' DI SIRJAN DURANTE L'ESECUZIONE D DUE GIOVANI LA CITTA' E' IMMERSA IN UNA GUERRA CIVILE PER TUTTO IL GIORNO ARRESTATI NUOVAMENTE I DUE RAGAZZI E IMPICCATI Città di Sirjan, provincia di Kirman, Iran meridionale: Secondo le informazioni appena diffuse dalla Tv della resistenza iraniana, ieri mattina durante un'impiccagione pubblica di due giovani, i parenti e gli amici dei ragazzi condannati a morte hanno attaccato, con il lancio delle pietre e con l'uso dei bastoni, i funzionari che stavano celebrando il rito dell'esecuzione pubblica. Le forze di sicurezza presenti in piazza hanno cercato di affrontare la gente inferocita sparando all'altezza dell'uomo. Ma la gente è riuscita lo stesso a salvare i due ragazzi cercando di portarli in salvo. Durante la fuga, i passdaran arrivati in forza hanno ancora il fuoco sulla popolazione che nel frattempo aveva dato il fuoco alle macchine e alla grù predisposte all'esecuzione. Nel frattempo quasi tutte le strade della città di Sirjan diventano un teatro di scontri violentissimi tra la popolazione e le forze di sicurezza che riescono a ricatturare i due ragazzi alle porte della città uccidendo 5 persone. Gi scontri durano fino al pomeriggio con altri morti e feriti. Nel pomeriggio dello stesso giorno, i funzionari del regime hanno riprovato nuovamente a portare a termine l'impiccagione dei due ragazzi. Anche questa volta la popolazione ha attaccato le forze dell'ordine e di nuovo è nato un duro scontro tra i dimostranti e le forze dell'ordine che nel frattempo avevano impiccato i due condannati a morte. Il risultato di questo nuovo scontro è stato ancora numerosi morti e feriti. Gli ospedali della città sono colmi delle persone colpite dalle armi di fuoco e persino gli ospedali della città vicina come Kirman, dove un gran numero dei feriti sono stati portai, ha chiesto il rinforzo dei soccorsi e la donazione straordinario di sangue per alto numero dei feriti. Il risultato finale di questa giornata di guerra civile è stato almeno 20 morti e piu di 50 feriti e centinaia di persone arrestate oltre a numerosissime macchine statali date al fuoco. Secondo i testimoni diretti degli scontri la città di Sirjan assomogliava ad una palla di fuoco. Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia esprimendo la solidarietà con i cittadini di Sirjan, coi familiari dei due ragazzi condannati a morte, nonchè con famiglie colpite nel corpo e nell'anima dalla feroce reazione del regime dei mullah, condannana fermamente la violenza con cui i passdaran hanno affrontato un semplice gesto di amore della popolazione nei confroni di due giovani condannati ingiustamente a morte. karimi davood Notizia correlata diffusa dal Corriere della Sera.it VITTIME A SIRJAN - Intanto è ancora incerto il bilancio delle vittime della rivolta popolare scoppiata nella città di Sirjan, nel sud dell'Iran, dopo l'arresto di due condannati a morte, liberati provvisoriamente martedì da una folla di dimostranti mentre stavano per essere impiccati e poi nuovamente catturati dalla polizia. Secondo il sito web di Iran Human Rights (Ihr), un'organizzazione che si batte contro la pena di morte in Iran, il bilancio è di almeno cinque morti e 30 feriti. L'agenzia d'informazione «Fars», invece, parla di due uomini uccisi negli scontri e 25 feriti, precisando che le due condanne a morte sono state eseguite. La notizia dell'insurrezione, in ogni caso, non è stata ancora confermata dalle autorità. Le forze di sicurezza, stando al racconto di testimoni oculari, hanno aperto il fuoco per fermare la rivolta, mentre i manifestanti hanno dato alle fiamme alcuni mezzi della polizia. Secondo Ihr, le autorità avevano deciso in un primo momento di rinviare le impiccagioni dei due uomini, identificati con i nomi di Esmaeil F. e Mohammad A., a causa degli scontri. L'insurrezione è legata a quanto accaduto martedì a Sirjan, dove una folla inferocita, tra la quale si erano confusi i familiari dei due condannati, riconosciuti colpevoli di rapina a mano armata, ha sottratto alla forca i due condannati, nonostante la polizia abbia sparato lacrimogeni e colpi di pistola in aria per allontanare la folla. Successivamente le autorità iraniane hanno arrestato di nuovo i due uomini in un sobborgo della città di Sirjan. Unità Iran, rivolta contro pena di morte: rapiti due condannati Una vera e propria rivolta contro la condanna a morte di due uomini è avvenuta stamani nella città di Sirjan, nella provincia di Kerman, nell'Iran meridionale. Una folla tra la quale si erano confusi i familiari dei due condannati, riconosciuti colpevoli di rapina a mano armata, si è riunita nel luogo dove era prevista l'esecuzione, intonando slogan minacciosi contro le autorità e lanciando pietre contro le forze di sicurezza presenti. Successimavente, stando alla ricostruzione del sito web di Iran Human Rights (Ihr), un'organizzazione che si batte contro la pena di morte in Iran, i dimostranti hanno sottratto alla forca i corpi dei due impiccati, uno dei quali potrebbe essere ancora vivo, nonostante la polizia abbia sparato lacrimogeni e colpi di pistola in aria per allontanare la folla. L'agenzia d'informazione "Fars", che ha confermato l'accaduto, ha riferito che le forze di sicurezza hanno provato invano a effettuare degli arresti e hanno identificato i due condannati a morte con i nomi di Esmaeil F. e Mohammad A.. Per Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di Ihr, «le impiccagioni in pubblico sono un atto barbarico, usato dal governo per intimidire la popolazione». «La gente di Sirjan - ha aggiunto - ha dimostrato di non essere più disposta ad accettare una punizione medievale». 22 dicembre 2009

 
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