LETTERA DI SOLIDARIETA' E DI RINGRAZIAMENTI AL SINDACO DI SALEMI VITTORIO SGARBI
Al sindaco della citta' di Selemi il nostro pieno sostegno e ringraziamento.
Grazie signor Sindaco!
Grazie per aver dato voce e nome ad una strada della citta' di Salemi in ricordo e in onore di quei giovani donne e uomini che lottano per la liberta' e la democrazia in Iran. Spero di inaugurare, insiema a Lei e alla Sua giunta, prima possibile, una piazza a Teheran in nome della citta' di Salemi e di ospitare coloro che nei momenti piu' bui della nostra storia contemporanea non si sono rassegnati alla realpolitik e alla politica di accondiscendenza e hanno coraggiosamente inalzato la bandiera della solidarieta' e della vicinanza con le battaglie del popolo iraniano per la liberta' e la democrazia.
Grazie ancora al Sindaco, a tutta la giunta della citta' e a tutti i cittadini della citta' di Salemi e un augurio di cuore per anno nuovo 2010.
Karimi davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
L'Iran attacca la Comunità Internazionale
Teheran se la prende anche col Comune di Salemi, ''reo'' d'aver dedicato una via agli studenti iraniani
Proprio Sgarbi è stato informato che le autorità iraniane hanno convocato l’ambasciatore italiano per chiedere conto dell’iniziativa del Sindaco di Salemi di dedicare una via, in prossimità del castello, agli studenti di Teheran.
Le autorità iraniane, secondo quanto riferito al Sindaco, ritenendo che la decisione fosse legata ad una decisione condivisa dal Governo italiano, hanno comunicato di rispondere - a quella che, evidentemente, è ritenuta una provocazione – con il proposito di cambiare nome alle vie Roma e Italia di Teheran.
Il sindaco di Salemi, interpellato da un Alto funzionario del Ministero per i Beni Culturali attualmente in missione archeologia in Iran, ha così risposto: "La decisione era stata già assunta nella garantita autonomia del Comune di Salemi e l’intitolazione della strada era già stata inaugurata senza particolari enfatizzazioni o polemiche a testimoniare l’incoercibile diritto alla libertà di espressione e nel rispetto delle regole stabilite dalla democrazia».
La "Via studenti di Teheran" è stata inaugurata lo scorso 27 novembre per iniziativa di Vittorio Sgarbi e dall’Unione dei Giovani Ebrei d’Italia. Nel corso del suo intervento introduttivo Sgarbi ha spiegato: "Abbiamo deciso di indicare una via senza nomi, un po’ come avviene con le statue dedicate al Milite Ignoto, che non ha un nome, ma indica qualcuno che è morto per degli ideali. La «via studenti di Teheran» indica dunque tutti quei ragazzi che, schierandosi contro il regime, hanno pagato con la vita la lotta per la libertà. Sono studenti morti per ideali importanti, perché si sono opposti al fascismo e al nazismo di Amadinejad, il nuovo Hitler".
Presente alla cerimonia di inaugurazione Ahamad Rafat, esperto delle vicende iraniane e mediorientali presso l’agenzia Adnkronos International di Roma, membro fondatore dell’Associazione "Iniziativa per la Libertà d’Espressione in Iran" e componente del comitato esecutivo di "Information Safety and Freedom", che ha detto: "Certamente pochissimi iraniani sanno dov’è Salemi. Sanno però che in una parte a loro sconosciuta del mondo c’è chi condivide le loro battaglie, sanno di non essere abbandonati e di avere il sostegno morale di tanti altri giovani. L’intitolazione di questa strada è importante peraltro perché avviene una settimana prima della giornata nazionale dello studente che verrà celebrata a Teheran il 7 dicembre. Le premesse non lasciano sperare nulla di buono. Già 100 dirigenti del movimento degli studenti sono stati arrestati, e il regime ha lasciato intendere chiaramente che non resterà a guardare. Avere il sostegno dei paesi europei è dunque importante. Salemi è la seconda città del mondo, dopo Berlino, che accende i riflettori su quello che accade in Iran. Nel 1979 a Berlino, durante le manifestazioni contro il regime, mori uno studente tedesco. Quel tragico evento è ricordato in Iran il 2 giugno di ogni anno come la festa dell’amicizia tra Germania e Iran. Io penso che anche la giornata di oggi potrà essere ricordata ogni anno in Iran come la giornata dell’amicizia tra gli studenti iraniani e l’Italia".