venerdì 16 luglio 2010

ATTENTATO SUICIDA A ZAHEDAN CONTRO I PASSDARAN

Fin dal 79, fin quando si insaturo' il regime fanatico e repressiv-terroristico del fondamentalismo islamico di matrice khomeinista, l'intero paese e' caduto dentro un diluvio di violenza, di repressione e di terrorismo che portato la morte e lo spargimento di sangue fin ogni 4 angoli della terra. Non esiste terra che non sia macchiata dalla violenza e dall'odio khomeinista che ha detestato qualsiasi valore e riferimento umanitario. Basta guardare la coronologia del terrore e ci si rende facilmente da dove nasce tanto odio e terrore. Nel solo Iran ci sono stati piu di 120000 donne e uomini consegnati alla BOIA che senza un minimo segno di umanita' ha sparato nel corpo e nell'anima di chi aveva evocato il desiderio di avere la liberta' e la democrazia. Nell'ultimo anno, il mondo intero, grazie agli occhi di Neda Aghasoltan e di numerosi altri caduti diffusi attraverso l'internet ha potuto testimoniare quanto sia disumano questo regime clericale. Ancor di piu' anche sul piano della lotta alla costruzione della bomba atomica dei mullah il mondo civile e le sue istituzioni democratiche hanno preso, pur in ritardo enorme, delle posizioni nette e penetranti che hanno indotto il regime dei mullah a intraprendere delle iniziative terroristiche contro i paesi che hanno partecipato a questa giusta inizitiva umanitaria a favore del popolo iraniano. L'attentato di oggi e di IERI contro i militari italiani e stranieri in Afghansitan e in Iraq fa parte di questo controattacco del regime di Ahmadinejad.
Per quanto riguarda l'attentato di Zahedan devo aggiungere che i ragazzi kamikaze legati al gruppo Jundollah hanno sferrato il loro attacco contro una cerimonia militare della Sepah Passdaran in rappresaglia all'uccisione del loro leader comandante Righi, arrestato in Pakistan e riportato in Iran e impiccato in prigione . Secondo le informazioni in mio possesso tutte le vittime di questo attentato fanno parte del corpo della Sepah Passdaran e dei Basiji che hanno partecipato attivamente contro la grande rivolta popolare del paese. Il regime di Ahmadinejad ha subito dichiarato che le vittime sono dei civili e non dei militari. Anche questa dichiarazione del regime dimostra il fatto che quanto sia colpito nel cuore da questo doppio azione di rappresaglia sferrato dal movimento Righi-Jundollah.
Concludo e ribadisco il fatto che tutto questo spargimento di sangue compreso la morte dei militari italiani, l'uccisione delle donne e dei giovani iraniani hanno radici nell' identita' disumana del regime dei mullah. La mia esperienza trentennale puo' testimoniare che in molte occasioni lo stesso regime dei mullah ha organizzato degli attacchi terroristici contro le sue stesse forze civili e militari per poi attribuirne la responsabilita' alle forze della resistenza iraniana. In ogni caso condanno fermamente qualsiasi azione violenta che coinvolga la popolazione inerme e aggiungo che alla fine dei conti e' responsabilita' della popolazione a scegliere i modi piu' giusti per combattere la repressione applicata dal regime dei mullah.
Davood Karimi


Iran: attentati,bilancio sale a 26 morti
Hillary Clinton ha condannato le azioni terroristiche
16 luglio, 10:23


Guarda la foto1 di 1 (ANSA) - TEHERAN, 16 LUG - E' salito a 26 morti e oltre 300 feriti il bilancio di un doppio attentato suicida avvenuto ieri presso una moschea sciita in Iran. Il gruppo estremista sunnita Jundullah, il cui capo, Abdolmalek Righi, e' stato impiccato il mese scorso a Teheran, ha rivendicato gli attentati, compiuti nella Grande moschea di Zahedan, capoluogo della provincia del Sistan-Baluchistan. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha condannato gli attentati

 
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