Iran: sanzioni, aerei a secco all'estero
Davood Karimi: il mancato rifornimento di carburante agli aerei iraniani da parte di alcuni paesi europei e del Golfo Persico è un'ottimo segnale da parte della comunità internazionale contro le ambizioni atomiche del regime fondamentalista dei mullah e va incoraggiato e sostenuto dal resto del mondo civile. A nome dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia condivido e sostengo questa iniziativa intelligente ed efficace contro il sistema di trasporto iraniano con cui il regime di Ahmadinejad fornisce costantemente la sua rete terroristica nel resto del mondo. L'occidente e al suo capo gli Stati Uniti D'America hanno perso inutilmente 8 anni negli inutili negoziati che hanno permesso ulteriormente al regime iraniano di portare avanti il suo pericolosissimo piano atomico militare e hanno anche ulteriormente spinto il mondo verso una catastrofica guerra con il regime di Ahmadienjad. Ma ancora non è tardi. C'è un detto persiano secondo cui " qualora si cattura il pesce dall'acqua sarà ancora fresco"! L'adozione di questo prezioso provvedimento dimostra che il mondo civile sta aprendo gli occhi su una dura realtà assai pericolosa ed esplosiva: il regime dei mullah si sta avvicinando pericolosamente alla bomba atomica. Secondo me bisogna trovare un modo più concreto e coeso per contrastare le ambizioni atomiche iraniane costituendo quanto prima una larga intesa tra i paesi coinvolti nella faccenda iraniana aggiungendo alle sanzioni anche un grande supporto al dissenso interno contro il regime dei mullah.La comunità internazionale non deve avere paura degli effetti sulla popolazione iraniana. Quest'ultima è da trentanni che è sottoposta alle più feroci sanzioni e restrizioni imposte dal regime di Ahmadinejad. Le sanzioni mirate e ben studiate contro la vendita di petrolio che è l'unica fonte di approvvigionamento per il terrorismo e per la repressioni interna saranno un mezzo assai efficace e produttive in seno alla lotta per la libertà e la democrazia. La pace e la sicurezza nel mondo passano attraverso un profondo cambiamento politico del scenario attuale.
Non bastano le sole iniziative restrittive ma necessitano anche urgentemente iniziative di sostegno e di supporto a coloro che sono attivi nella lotta per la libertà e la democrazia in Iran.
Quattro Paesi rifiutano rifornimenti ma Ahmadinejad rassicura
05 luglio, 18:39
(ANSA) - TEHERAN, 5 LUG - Gb, Germania, Eau e Kuwait si rifiutano da giovedi' scorso di rifornire carburante agli aerei passeggeri iraniani nei loro scali. Un segnale che forse le sanzioni decise la settimana scorsa dagli Usa contro Teheran per il suo programma nucleare cominciano a mordere, ma il presidente Ahmadinejad insiste nel dire che non avranno alcun effetto.
Secondo Aliari, per far fronte a questa situazione gli aerei civili iraniani devono fare scalo in aeroporti di altri Paesi raddoppiando le spese.