giovedì 21 luglio 2011

Iran, il governo nega l'ingresso all'inviato Onu per i diritti umani

Per Teheran la nomina del rappresentante delle Nazioni Unite è una mossa politica e illegale - "Nominare un rappresentante speciale per i diritti umani in Iran è una mossa politica e illegale e la Repubblica Islamica non permetterà all'inviato di entrare nel Paese in qualsiasi circostanza". Con queste parole, pronunciate dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehmanparast, il governo di Teheran risponde alla nomina, nel giugno scorso, dell'ex ministro degli Esteri maldiviano, Ahmed Shaheed, come inviato speciale Onu per i diritti umani in Iran. Mehmanparast ha affermato che il governo di Teheran considera la nomina di Shaheed un tentativo dei Paesi occidentali di esercitare pressioni politiche sull'Iran: "Purtroppo la questione dei diritti umani è uno strumento politico nelle mani di alcuni Paesi occidentali che, a loro volta, sono accusati in molti casi di aver violato i diritti umani"

 
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