CAMBIO DI ROTTA DELL'ITALIA CON IL NUOVO GOVERNO DEL PRESIDENTE BERLUSCONI
Roma ha rimosso obiezioni su boicottaggio Banca Melli
Nella vignetta si evidenzia le mille crisi in cui è immerso il presidente Passdar Ahmadinejad, costretto ad accettare una serie di operazioni chirurgiche all'interno del suo governo.
Roma, 29 apr. (Apcom) - Dopo il via libera dell'Italia, l'Unione Europea è pronta a nuove sanzioni contro Teheran. E' quanto sostiene oggi il Jerusalem Post, spiegando che all'ultimo meeting della Commissione Ue per la Sicurezza, che si è svolto venerdì a Bruxelles, l'Italia avrebbe rimosso le sue obiezioni contro l'intenzione europea di inserire il principale istituto bancario dell'Iran, la Banca Melli, nella lista degli enti da boicottare.
Il provvedimento, riferisce ancora il quotidiano di Gerusalemme, denota l'intenzione del nuovo capo del governo italiano di perseguire una linea politica sull'Iran diversa rispetto a quella tenuta dal suo predecessore Romano Prodi.
Fino ad oggi, ricorda il Jerusalem Post, l'Italia è stata il principale oppositore al progetto Ue di inserire la Banca Melli nella lista delle istituzioni iraniane da boicottare. L'Italia è stata affiancata nella sua posizione da Austria, Spagna e Cipro; tutti questi paesi hanno rimosso le loro obiezioni, seguendo l'esempio italiano.
Commento:
Prima di tutto desidero esprimere il nostro gratitudine e la piena soddisfazione al presidente Berlusconi e al suo nuovo governo per tale iniziativa assai positiva nella lotta alla proliferazione atomica e nella prevenzione della guerra. Dopo la vittoria elettorale della coalizione del presidente Berlusconi avevo espresso da parte della comunità iraniana il desiderio che il governo italiano si adoperi in direzione della lotta al fondamentalismo e al terrorismo atomico iraniano. Questo è un ottimo passo in questa direzione. Si sa che la Banca Melli è una delle piu importanti banche iraniane attraverso cui i mullah hanno per anni finanziato sia il progetto atomico che le organizzazioni terroristiche meridionali. Purtroppo l'ex governo italiano era diventato uno ostacolo di fronte alle iniziative internazionali contro il regime dei mullah facilitando il lavoro di Teheran in campo della proliferazione atomica, contribuendo a loro volta l'incremento del rischio di una nuova guerra.
La resistenza iraniana in varie occasioni ha ribadito che la lotta contro la guerra passa attraversa la lotta al fondamentalismo islamico iraniano, sostenendo che la politica di accondiscendenza europea favorisce seriamente la cerscita del fondamentalismo e del suo rischio atomico: tradotto in italiano significa guerra certa! Anche perchè il mondo di oggi non si rassegnerà all'idea di un regime fondamentalista atomica. Sarebbe un colpo di grazia a tutta la umanità.
In questo articolo vorrei aggiungere un elemento molto importante: il regime dei mullah si trova in una situazione assai fragile e traballante. Le ultime farse elezioni ne sono la piu brillante prova. La paura ed incubo in cui si trova il regime dei mullah lo ha costretto ad accettare una serie di operazioni chirurgiche di tipo amputazioni di arti anche fondamentali: stringimento del cerchio dei uomini del potere nominando elementi molto vicini al capo supremo dei mullah eliminando allo stesso tempo quei personaggi spaventati dallo spettro della guerra che secondo me è molto vicina.
Comunque vadano le cose, la guerra si, la guerra no, toccherà al popolo iraniano e alla sua resistenza di sferrare il colpo finale alla testa del regime dei mullah. Questo è un dato sicuro, certo, indiscuttibile e irrevocabile. E' da trentanni che il popolo iraniano sta lottando con denti e unghie, sacrificando 120000 dei suoi migliori figli, nonstante interminabili ostacoli posti di fronte al suo cammino dagli uomini tipo D'Alema e Prodi & company, per arrivare alla pace, alla libertà e alla democrazia e alla stabilità nella regione. Di conseguenza giudichereme le azioni delle persone e dei governi alla base del loro lavoro a favore della prevenzione della guerra , della proliferazione del fondamentalismo e della bomba atomica. Tre elementi essenziali senza i quali il regime dei mullah non esisterebbe nemmeno un secondo. La fermezza, la prontezza e la determinazione sono tre elementi per combattere il percicolo del terzo millenio: il fondamentalismo islamico dei mullah iraniani.
karimi davood