sabato 25 aprile 2009

IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO IRANIANO E I SUOI RISCHI PER L'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI


"ISLAM EUROPEO E IL MITO DELL'INTEGRAZIONE"

Il 18 aprile scorso ho partecipato a Genova ad un dibattito organizzato dall'Associazione Merito Italia presso la sala polivalente del museo di Sant'Agostino in cui hanno partecipato tra l'altro Prof.ssa Daniela De Rose, dell'università Cassino, Prof. Luca Borzani, presidente della fondazione Cultura, Alberto Rossetti, direttore rivista storia e verità, Mario Bozzi Sentieri, giornalista e Bruno Pampaloni scrittore.
Il tema del dibattito era Islam europeo e il mito dell'integrazione.
Nel mio intervento ho cercato di focalizzare i pericoli che sono in agguato per un immigrato in particolare se è di provenienza islamica e le misura da adottare onde contribuire l'integrazione totale e vaccinata del soggetto. Ho esposto la mia teso secondo cui il fondamentalismo islamico iraniano è il nemico numero uno dell'integrazione, anche perchè se un soggetto è ben integrato ,sia economicamente che culturalmente, nel tessuto sociale del territorio ospitante allora diventa molto difficile arruolarlo per le missioni maligne del fondamentalismo. Ho anche specificato che non basta solamente intergrazione al livello economico, sociale, perchè non immunizzano il soggetto dal rischio del contaggio che essa comporta perchè è fortemente supportato e finanziato da un paese di cui l'esportazione della rivoluzione e la costruzione del regno islamico è la sua missione primaria. Una missione basato sulla violenza e sul terorismo due veitori fortemente usati per conquistare anche la simpatia delle masse dei paesi del medio oriente tra cui Algeria, Marocco, l'Egitto, Palestina ecc... Ma è necessario anche immunizzare e vaccinare culturalmente il soggetto. Bisogna usare il mezzo dell'informazione per aprire i suoi occhi e aggiornarlo costantemente sui rischi che corre in particolare per quanto riguarda la parte femminile dell'immigrazione. Altrimenti si fa la fine dell'Inghilterra dove alle 7 del mattino i kamikazze islamici, nati in Gran Bretagna ma non vaccinati preventivamente dalla società e dal governo si sono fatti saltare in aria uccidendo numerosi innocenti. Ho chiuso il mio intervento proponendo maggiori partecipazioni da parte dello stato nell'inserimento quanto prima del soggetto insieme alla costruzione di una rete ben collegato su tutto il territorio nazionale per alimentare costantemente il mondo dell'immigrazione.
Karimi Davood, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO