Sakineh/ Dilma: La lapidazione è un atto di barbarie
Nella foto la signora Dilma Roussef, nuovo presidente brasiliano
ESTERI
Il presidente eletto del Brasile si schiera con la donna iraniana
Brasilia, 3 nov. (Ap) - Anche Dilma Roussef, il presidente eletto del Brasile, che entrerà in carica il prossimo 1 gennaio, si schiera a difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata a morte per adulterio dalle autorità di Teheran, che rischia la lapidazione. Dilma ha definito una "barbarie" l'eventuale esecuzione della donna, ma non ha specificato cosa intende fare riguardo a questa vicenda quando assumerà i pieni poteri.
Fonti brasiliane hanno detto che il Brasile ha cercato di usare i rapporti cordiali intrattenuti con Teheran per cercare di influenzare le autorità iraniane su questo caso. Lo scorso agosto il Brasile si era offerto di accogliere la donna ma l'Iran aveva respinto la proposta.