LIBIA: NOTIZIA STRAORDINARIA E SPERANZOSA
Libia, ok Onu ad azione militare, minacce di Gheddafi
OTTIMA INIZIATIVA
SODDISFAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE RIFUGIATI POLITICI IRANIANI RESIDENTI IN ITALIA
CI AUGURIAMO CHE TALI DECISIONI VENGANO PRESI ANCHE NEI CONFRONTI DEL REGIME TERRORISTA IRANIANO
L'EFFETTO MEDIATICO E POPOLARE DI QUESTA DECISIONE ACCELERA FORTEMENTE LA CADUTA DEL REGIME LIBICO
E' UN BUON SEGNALE DA PARTE DELL'ONU A TUTTI I REGIMI DITTATORIALI DEL MONDO
CI AUGURIAMO CHE L'ONU ARRIVI PRIMA POSSIBILE AD UNA SIMILE INIZIATIVA POLITICA NEI CONFRONTI DEL POPOLO IRANIANO
venerdì 18 marzo 2011 07:51
TRIPOLI/NAZIONI UNITE (Reuters) - Le Nazioni Unite hanno autorizzato un'azione militare contro il leader libico Muammar Gheddafi alcune ore dopo che quest'ultimo aveva minacciato di procedere senza pietà nei confronti della roccaforte ribelle di Bengasi, e l'Italia si è detta pronta a mettere a disposizione le proprie basi.
"Verremo. Casa per casa, stanza per stanza", ha detto Gheddafi ieri in un discorso alla radio rivolto alla città di Bengasi, nell'est del Paese.
La tv Al Jazeera ha mostrato migliaia di persone che ascoltavano il discorso nella piazza centrale di Bengasi e poi l'esplodere dei festeggiamenti dopo la notizia del voto dell'Onu. Ci sono stati anche fuochi d'artificio e sono risuonati colpi d'arma da fuoco.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, riunito in seduta d'emergenza, ha approvato una risoluzione che prevede la creazione di una no-fly zone per fermare le truppe governative, ora a 100 chilometri da Bengasi, e che autorizza "tutte le misure necessarie" per proteggere i civili dalle forze di Gheddafi.
Ma resta poco tempo alla città che è stata il cuore della rivolta contro il raìs.
Fonti diplomatiche francesi dicono che un'azione militare potrebbe arrivare nel giro di poche ore e potrebbe coinvolgere Francia, Gran Bretagna e forse Stati Uniti, oltre ad almeno uno Stato arabo. Ma una fonte militare statunitense dice che nell'immediato non è attesa alcuna azione militare.
L'Italia è pronta a mettere a disposizione le proprie basi militari, ha detto a Reuters una fonte governativa. La base aerea di Sigonella in Sicilia, che fornisce supporto logistico alla Sesta Flotta degli Stati Uniti, tra quelle Nato, è una delle più vicine alla Libia.
"E' uno sviluppo positivo", ha detto la fonte alcuni minuti dopo l'approvazione della risoluzione a favore della no-fly zone.
Alla domanda se l'Italia abbia deciso di mettere a disposizione le proprie basi, la fonte ha risposto: "Sì, abbiamo detto che siamo pronti a farlo".
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