ANCORA IN AZIONE LA DISUMANA LEGGE KHOMEINISTA DEL TAGLIONE. IERI UNA DONNA DI 33 E OGGI UN GIOVANE DI 27 ANNI
il ritratto reale del più grande dittatore della storia persiana
Alcuni giorni fa il regime barbaro e fondamentalsita dei mullah a lasciato nelle mani di un uomo anziano( il suocero. ndr) la sorte di una donna di 33 anni che durante un tentativo di violenza carnale aveva ucciso il marito. La donna ha raccontato ai giudici che "durante un attacco di asma mio marito mi ha preso alle spalle e ha cercato di violentarmi. Io per liberarmi di lui e poter riprendere il respiro ho preso una pietra che si trovava sul tavolo della cucina e lo colpito. purtroppo il colpo è stato fatale e mio marito è deceduto. Non avevo nessuna intenzione di ucciderlo. E' stato un incidente". Nulla ha potuto convincere i giudici religiosi della innocenza della moglie. Hanno sentenziato la morte della povera donna per mano del padre del marito. Cosi è stato fatto. Il vecchietto è salito sul patibolo e ha messo il cappio al collo della donna di 33 anni e l'ha spinto nel vuoto. Questa è la giustizia khoeminista dopo trent'anni dal suo maligno ingresso in Iran. Un paese devastato nell'anima e nel corpo. Un paese in cui l'odio ha trovato il terreno fertile nella disumana ideologia khomeinista della morte. Un paese in cui l'amore e il perdono sono stati messi al bando e uccisi sotto i colpi mortali del fondamentalismo islamico khomeinista. Un paese in cui la vita e il destino delle persone, vittime stesse del regno khomeinista sono consegnati nelle mani della vendetta e dell'odio. E' di ieri la notizia dell'acceccamento di un giovane attraverso l'uso dell'acido solforico. Ancora le barbarie e l'odio hanno avuto il terreno e il campo aperto grazie a trent'anni del regime islamico dei mullah.
a voi la notizia diffusa dal Tgcom.it
Karimi Davood 3/2/2009
Iran, applicata legge del taglione
Ragazzo sarà accecato come vittima
Dieci gocce di acido solforico per occhio: così un giovane iraniano che ha reso cieca una ragazza gettandole in faccia dell'acido, sarà a sua volta accecato in base alla legge islamica del taglione. L'aggressione, confessata dal responsabile, è avvenuta quattro anni fa: la giovane rifiutò le sue insistenti richieste di matrimonio. La sentenza è stata confermata dalla Corte suprema ed è quindi diventata esecutiva.
La Legge del taglione è un principio in uso presso le popolazioni antiche e consiste nella possibilità riconosciuta a una persona che abbia ricevuto un'offesa di infliggere all'offensore una pena uguale all'offesa ricevuta. Il principio era presente già nel Codice di Hammurabi nel quale la pena per i vari reati è spesso identica al torto o al danno provocato: occhio per occhio, dente per dente.
Il condannato, che si chiama Majid e ha 27 anni, ha confessato di avere gettato l'acido in faccia alla ragazza, Ameneh, di 26, perché questa aveva rifiutato le sue insistenti proposte di matrimonio. L'aggressione è avvenuta quattro anni fa in una strada di Teheran. Inutili sono state le lunghe e costose cure alla quale la giovane è stata sottoposta in Spagna per cercare di salvarle la vista.
"Non dimenticherò mai l'ultima immagine che ho visto, quella di lui che mi aggredisce, e che ritorna in tutti i miei incubi", ha detto Ameneh, rifiutando di concedere a Majid il perdono, che gli risparmierebbe l'esecuzione della pena. Negli ultimi anni sono stati segnalati in Iran altri casi di aggressioni simili da parte di giovani uomini contro ragazze che li avevano respinti.