mercoledì 11 febbraio 2009

DIALOGO TRA USA E IRAN. UN MIRAGGIO



notizia e il commento di karimi


Iran/ Obama: azioni Teheran potrebbero destabilizzare M.O.
Presidente Usa: è ora che Iran invii segnali costruttivi


iran: obama, spero in diplomazia…


New York, 10 feb. (Apcom) - L'Iran è un Paese che "ha una storia straordinaria ed è popolato da gente straordinaria, ma il suo Governo si comporta in modo poco utile quando si tratta di promuovere la collaborazione internazionale". Inoltre, "le azioni intraprese finora potrebbero destabilizzare il Medio Oriente".

Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel corso della sua prima conferenza televisiva dalla Casa Bianca trasmessa in prima serata.

"Nelle relazioni con l'Iran devono essere usate tutte le risorse a disposizione del Paese, compresa la diplomazia. Mi aspetto che nei prossimi mesi ci sia un'apertura, in modo da portare le strategie nella giusta direzione. E' tempo che l'Iran invii segnali costruttivi".
COMMENTO:

Premesso che per il regime dei mullah il dialogo significa il "monologo",
premesso che per quanto riguarda i temi della discussione cioè la bomba atomica e il supporto al terrorismo interessati agli americani il regime iraniano è fortemente irremovibile,
premesso che il regime dei mullah dimostra la disponibilità al dialogo solo e solo per la perdita del tempo e per acquisire altri tempi necessari alla costruzione della bomba tomica
Premesso che i temi proposti dal presidente Obama riguardano la bomba atomica e il terrorismo due principale pilastri del regime dei mullah

posso affermare che qualsiasi dialogo, accompagnato sia dagli incentivi o dalle frustate sarà un perditempo in assoluto. I mullah mangeranno i pacchi incentivi e restituiranno le frustate nella forma delle bombe e degli attentati terroristici.
Anche perche i temi interesseti riguardano due pilastri su cui regge il regime dei mullah: la bomba atomica e il terrorismo.
Nei precedenti articoli avevo riportato che il regime dei mullah è fondato su tre pilastri: la bomba atomica, la repressione e il terrorismo. Questi sono tre motori che trainano e portano avanti la macchina del fondamentalismo islamico iraniano.
Allora come possibile che il regime dei mullah si metta ad un tavolo per discutere sull'amputazione di due dei suoi tre pilastri? la risposta è scontata e chiara come la luce del sole.
Per quanto riguarda la mia conoscenza di entrambi i protagonisti di un eventuale dialogo tra Iran e America, posso ribadire che il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Barak Obama non potrà andare a lungo sulla via del dialogo, e la situazione sicuramente si precipiterà in una situazione che proietterà la prospettiva di uno scontro catastrofico e violento tra la comunità internazionale e il regime dei mullah. Il presidente Obama aveva già annunciato la sua disponibilità al dialogo basato su una certa scadenza e non a lungo termine. Teheran non potrà mai accettare una scadenza. Allora fin dall'inizio, senza entrare nel merito degli argomenti della discussione, la struttura diplomatica addetta alla preparazione delle condizioni del Dialogo-Monologo si immergerà in un tempestoso mare, pieno di insidie terroristiche da parte dei mullah.
Anche perchè con lo strumento del dialogo gli americani vogliono percorrere di persona l'ultimo shance-occasione rimasto a loro disposizione prima di entrare in una qualsiasi fase di reazione, sia militare che sanzionatorie. I mullah iraniani hanno già letto le carte e le intenzioni di Obama!
karimi davood, analista politico iraniano.

 
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