giovedì 2 dicembre 2010

Iran/ Avvocato racconta ultimi istanti dell'amante del calciatore



Roma, 2 dic. (Apcom) - Il figlio l'ha aiutata a morire, mentre il suo ex amante ha assistito in silenzio alla sua impiccagione. Così è morta Shahla Jahed, amante dell'ex star della nazionale di calcio iraniana Nasser Mohammad Khan, condannata per l'omicidio della moglie del calciatore. Nei suoi ultimi istanti di vita la donna ha pregato, poi è scoppiata a piangere. "Shahla continuava a piangere. Non ha detto nulla. Mi sono fatto avanti e le ho detto di dire qualcosa, ma lei ha solo pianto - ha raccontato al Times il suo avvocato, Abdolsamad Khorramshahi - la famiglia della vittima ha dato il via libera all'esecuzione solo all'ultimo minuto. Tutti i presenti avevano chiesto di perdonarla, ma la famiglia non ha accettato. C'era anche Nasser Mohammad Khan e non ha detto nulla". Stando a quanto riferito dai media iraniani, i parenti della donna hanno cercato per un'ora di convincere la famiglia della vittima, Laleh Saharkhizan, ma senza successo. Davanti alla madre in lacrime, il figlio si è fatto avanti e ha rovesciato la sedia su cui poggiava i piedi. La donna è morta ieri mattina poco prima dell'alba nel carcere di Evin, dopo otto anni di carcere e tre rinvii della condanna a morte. Diversi giudizi avevano evidenziato la debolezza dell'impianto accusatorio, basato sulla sola confessione della donna. La condanna era stata confermata in appello lo scorso anno.

 
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