SAKINEH: REGISTA GHOBADI A TORINO, IN IRAN MIGLIAIA COME LEI
(AGI) - Torino, 11 dic. - In Iran ci sono migliaia di Sakineh: "migliaia di donne i cui diritti non vengono rispettati e di cui pero' non si parla". Cosi', Bahman Ghobadi, tra i giovani cineasti piu' rappresentativi della 'rivoluzione verde' che si oppone al regime di Teheran, oggi a Torino risponde alle domande dei giornalisti sul caso Sakineh. "Mi dispiace che in Occidente si parli sono di Sakineh -spiega Ghobadi- perche' ci sono tante vittime. Sakineh e' la superficie del problema, ma noi dobbiamo cambiare le cose dalla radice, non solo in modo superficiale. Se Sakineh non sara' lapidata, la situazione delle donne in Iran non cambiera'. Sono sempre vittime. In Iran c'e' tanta gente che soffre anche per questioni politiche".
Ghobadi e' nel capoluogo piemontese in occasione di Sottodiciotto Filmfestival che gli dedica una Personale curata da Marco Dalla Gassa e Fabrizio Colamartino. Ghobadi, che a gennaio iniziera' le riprese del suo nuovo film, e' autore di 'Il tempo dei cavalli ubriachi', Camera d'Or a Cannes nel 2000, e del recente 'I gatti persiani', rivolta in musica anti-regime. "In Iran ogni giorno sono calpestati i diritti delle donne - sottolinea Ghobadi - ma si focalizza l'attenzione solo su Sakineh. Si vede Sakineh e non si vede la situazione generale". (AGI) To1/Gav