LA FOTOGRAFIA DELLA GLORIA E DELLA DIGNITA' DEL POPOLO E DELLE DONNE IRANIANE
LA FOTO DELL'ANTITESI AL FONDAMENTALISMO ISLAMICO IRANIANO
APPUNTO UN RITRATTO DELLA DONNA PERSIANA RIBELLE DI NATURA CONTRO IL FONDAMENTALISMO DEI MULLAH
Nella foto: una recente manifestazione degli studenti universitari di Teheran
La foto sopra è lo specchio della dignità e della gloria del popolo iraniano: appunto le sue figlie, donne, sorelle, mamme ecc...
basta guardare attentamente la foto e di riempirsi di gioia e di sperare in un futuro non lontano in cui questi pugni chiusi e "delicati" diventeranno arricchiti di rabbia e di sdegno, come uranio extra arricchito, e colpiranno con tanta violaenza, determinazione e volontà la testa del regime fondamentalista e terrorista dei mullah. Si, la minaccia più grande e più penetrante e più mortale verrà dalla parte delle donne iraniane che sono la parte più colpita della società iraniana: la parte che più di tutti ha subito e continua a pesare sulle sue spalle le angherie e le discriminazione del regime fondamentalista di Ahmadinejad, dove appunto secondo la legge islamica la donna vale la metà degli uomini. Nasce da questa minaccia la necessità di dotarsi della bomba atomica. La domanda nasce spontanea: che rapporto esiste tra le proteste popolari e la bomba atomica? la risposta è semplice. Il rapporto esiste ed è un rapporto di enorme importanza strategica. E' vero che il regime dei mullah non potrà mai usare la bomba atomica contro la popolazione ma potrà usarla quando vuole contro la comunità internazionale che dovrà eventualmente intervenire per lenire il dolore della popolazione iraniana. Con il ricatto della bomba atomica i mullah potranno tenere lontano l'opinione internazionale dalla repressione e dal terrorismo dei mullah. Allora è qui che bisogna intervenire e di non permettere al regime terroristico dei mullah di dotarsi della bomba atomica con cui terrà col fiato sospeso tutto il mondo. Diventeremo tutti gli schiavi del fondamentalismo islamico con l'ansia di essere travolti dalle sue leggi e regole che già fanno avanti e dietro su tutta la pianeta e in particolare in Europa grazie anche alla politica di accondiscendenza europea capeggiata dagli ayattolmullah Solana-Prodi.
Concludo e mi metto in ginocchio di fronte a questa generazione di donne iraniane che hanno preso benissimo dalle loro mamme la voglia di ribellarsi e di rompere le catene del fondamentalismo islamico iraniano.
Viva le donne in particolare le donne iraniane che in questo momento sono la parte di avanguardia nella lotta contro la misoginia fondamentalistica dei mullah.
Karimi Davood, presidente associazione rifugiati politici iraniani in Italia