venerdì 1 maggio 2009

IL PRIMO PILASTRO DEL FONDAMENTALISMO: IL TERRORISMO E L'ESPORTAZIONE DELLA RIVOLUZIONE ISLAMICA

Nella foto il presidente egiziano Hosni Mubarak

La notizia e analisi


Egitto: Mubarak attacca Iran in discorso primo maggio

Giovedì, 30 aprile 2009

IL CAIRO - Un pesante attacco all'Iran, mai citato ma criticato per i "complotti da parte di forze regionali conosciute che favoriscono il terrorismo e dichiarano la propria ostilità alla pace" è stato uno dei passaggi più rilevanti del discorso del primo maggio, pronunciato come ogni anno in anticipo, ieri, dal presidente egiziano, Hosni Mubarak. Per la prima volta quest'anno Mubarak non ha reso noto, contrariamente alle aspettative e alla tradizione, il tasso di aumento annuale dei salari che viene applicato a partire dal mese di luglio. "Ci saranno - ha detto a chi lo sollecitava tra il pubblico - ed io come vostro rappresentante mi impegno a far in modo che il governo decida un aumento più alto possibile".Più volte l'Egitto ha messo in guardia contro i tentativi di quelle "forze regionali conosciute" di "estendere la propria influenza e la propria egemonia sulla regione del Golfo e nel nostro mondo arabo", ha detto il rais. "Ora che queste forze e i suoi agenti hanno l'audacia di toccare la sicurezza e la sovranità dell'Egitto io affermo che non permetterò mai e non mostrerò alcuna debolezza verso coloro che tentano di manipolare la sicurezza e la stabilità o l'avvenire del suo popolo". "Noi saremo pazienti - ha sottolineato Mubaraak - con le loro affermazioni oltraggiose, ma affronteremo con forza e fermezza i loro complotti". ANSAmed



Fin dell'arrivo di Khomeini al potere, e con l'inizio di un doloroso calvario per l'intera popolazione, il regime dei mullah si è immerso in una forte campagna internazionale per la destabilizzazione della regione e per spianare la strada a nuove rivoluzioni di matrice khomeinista: Con quali mezzi? Appunto il nodo fondamentale è nascosto in questo termine. Il mezzo scelto da Khomeini è stato quello di azioni terroristiche e destabilizzatori che aprino la strada alle insurrezioni popolari oppure ai cambi di potere attraverso i colpi di stato. La prima azione è partita verso il paese vicino: Iraq con la forte presenza sciita. Lo slogan demagogico scelto da Khomeini fu" la conquista di Gerusalemme(Israele), passa per Karbala( città sacra irachena per i sciiti)". Cioè per arrivare a sconfiggere Israele e eliminarlo dalla faccia della terra bisogna prima rovesciare il governo di Saddam Hossein. Naturalmente dopo avrebbe toccato quello giordano e poi... Ci furono numerosi tentativi di penetrazione e di inflitrazione nella scoietà irachena da parte di varie squadre militari iraniane adibite a uccidere i responsabili iracheni e in persona il presidente Saddam Hossein. Il regime di Khomeini allo stesso tempo ha sguinzagliato un migliaia di mullah nelle zone sciite per provocare la sollevazione della popolazione sciita contro il potere centrale. Il resto è la storia recente e non lo racconto: 8 anni di una inutile guerra con più di 2 milioni di morti e feriti e miliardi e miliardi di danni ad entrambi i paesi. Questa guerra è stata la prima conseguenza della politica di esportazione della rivoluzione islamica nel mondo. I mullah iraniani nonstante la forte sconfitta subita dall'Iraq non si sono fermati e sono andati avanti approfittando anche la tolleranza del mondo occidentale che ha sempre chiuso entrambi gli occhi sul terrorismo iraniano. Nel frattempo gli iraniano eranno arrivati anche in Libano grazie alla nota situazione del medio oriente dove i focolai di guerra sono stati un terreno fertile allo sviluppo e al propagarsi della ideologia del terrore e dell'odio khomeinista. I mullah costruendo un loro apparato militare chiamato la Sepah Passdaran e una speciale divisione addibita alle operazioni furoi confine chiamata Qhods e approfittando della guerra israelo-palestinese hanno costruito uno stato-bis islamico nella zona grazie alla collaborazione della Siria(in cambio del petrolio gratis), che ha concesso ai mullah tutti i suoi mezzi necessari all'insediamento iraniano nella valle della Becca libanese. Gli attentati verificatisi contro le basi americane sono stati i primi risultati della presenza iraniana in questa zona di guerra. Da quel momento in poi gli equilibri sono stati cambiati a favore del terrorismo nediorientale con la conseguente aggravarsi della posizione israeliana. All'improvviso il movimento anti isreliano ha trovato un ricco sponsor che giocava con le carte scoperte e con i denti stretti. Il resto è la storia recente e non ci entro per non far perdere il tempo.
Dopo il Libano è toccato all'Algeria, dove la forte interferenza iraniana ha causato quasi 500 mila morti tra la popolazione tanto che il governo di allora ha deciso di interrompere bruscamente i suoi rapporti con Teheran.
La politica dell'esportazione della rivoluzione( chiamola terrorismo islamico), è stata portata avanti insieme ad altri due pilastri fondamentali quali la repressione e la bomba atomica: il secondo pilastro cioè la repressione ha permesso ai mullah di reprimere qualsiasi voce di protesta della popolazione cusando piu di 150.000 vittime e milioni e milioni di arresti arbitrari che continua ancora. Allo stesso tempo il regime seguendo una Fatwa di khomeini ha portato avanti in modo nascosto il suo programma atomico militare per la costruzione della bomba che è andato avanti segretamente per ben 18 anni e grazie alla resistenza iraniana il mondo è venuto a sapere dell'esistenza di questo maligno progetto islamico finalizzato a reggere e supportare il fondamentale e iniziale programma strategico ideato dallo stesso leader supremo della rivoluzione islamico: khomeini, il più feroce dittatore del ventesimo secolo.
Ma il regime dei mulla non si fermò e andò avanti trascurando le preoccupazioni del mondo scatenando qua e là guerre e spargimenti di sangue esporatndo senza fermarsi mai il suo micidiale terrorismo islamico causando ai danni dell'occidente e dell'Oriente migliaia di morti e di feriti: in Iraq e in Afghanistan ha scatenato una forte campagna terroristica contro i soldati americani, italiani e stranieri e ha costretto molti paessi a ritirarsi dal territorio iracheno. L'attentato contro i militari italiani a Nassiria è l'esempio emblematico di questa campagna iraniana( pure il Sismi ne ha dato la conferma). In ogni caso, il regime dei mullah sfruttando la famosa politica di accondiscendenza europea gestita dal responsabile per la politica estera Khavier Solana, ha portato avanti indisturbato sia la sua politica di esportazione che di terrorismo e di bomba atomica. Per il regime iraniano il fattore "TEMPO" è stato fondamentale e la politica europea ha concesso ampiamento molti tempi preziosi e fondamentali per terminare i lavori della costruzione della bomba atomica islamica. Khavier Solana attraverso la sua politica di dialogo e di pachetti incentivi e la famosa politica della "Carota e Bastone" ha offerto la possibilità di svilupparsi e di ingrandrsi ai mullah, offrendoli le carote e ha compartecipato alla repressione della popolazione rompendo sulla testa il bastone! In poche parole questa ingiusta politica ha dirottato le carote verso il regime e il bastone verso la testa della gente che non ha smesso mai di protestare in tutte le città iraniane scendendo in piazza nelle università e nelle piazze del paese.
Tornando al tema fondamentale devo ricordare che la politica estera iraniana basata sul terrorismo e sul ricatto finalizzata a facilitare l'esportazione della rivoluzione islamica in tutti i paesi islamici della regione ha causato numerosi scontri con i paesi interessati quali il Marocco che di recente ha interrotto bruscamente le sue relazioni con l'Iran( i mullah avevano arruolato 40 mila cittadini marocchini nella rete islamica-sciita khomeinista pronti a mettere a un forte rischio l'intero apparato governativo marocchino). E' di recente questa notizia che deve preoccupare tutti i paesi occidentali. Il governo egiziano ha rivelato che i suoi servizi di sicurezza hanno arrestato e neutralizzato una vasta rete di terroristi Hezbollah che al soldo iraniano lavoravano per portare a termine una dura e violenta campagna terroristica contro i responsabili governativi egiziani e in prima persona contro il presidente Hosni Mubarak. L'Egitto, un paese molto vicino all'occidente, ha reagito duramente attaccando il regime iraniano per la sua forte interferenza terroristica in questo paese arabo e di importanza strategica negli equilibri regionali, accusando i mullah di essere dietro il progetto del rovesciamento del governo democratico egiziano.
Concludo e ribadisco la nostra piena solidarietà con il governo egiziano e ripeto ancora una volta che bisogna seguire la strada del governo marocchino e di interrompere immediatamente qualsiasi relazioni con il regime dei mullah espellendo tutti i pseudo-diplomatici iraniani che fanno tutto'altro che attività diplomatiche in particolare in questi paesi dove il regime è fortemente coinvolto nell'arruolamento dei terroristi da usare al momento giusto contro i loro governi. Ancora una volta esprimo la grande solidarietà del popolo iraniano con il governo e con il popolo egiziano e insisto a chiedere ai governi occidentali di sostenere la battaglia egiziana contro il terrorismo iraniano.
LA SICUREZZA DELL'EUROPA PASSA ATTRAVERSO IL SUO SOSTEGNO ATTIVO AI GOVERNI COLPITI DAL TERRORISMO ISLAMICO KHOMEINISTA: IRAQ, AFGHANISTAN, MAROCCO EGITTO, YEMEN, ALGERIA, TUNISIA.
Senza il sostegno attivo occidentale, questi governi cadrebbero uno dopo l'altro offrendo ai regime dei mullah la possibilità di espansione e di realizzazione del grande sogno del più feroce dittatore del ventesimo secolo: la costruzione del regno islamico di matrice khomeinista in tutta la regione attraverso il rovesciamento dei loro regimi islamici e democratici. La costruzione della bomba atomica va letta in questo occhio e va contrastato e combattuto fortemente attraverso una attiva politica di sostegno alla popolazione iraniana e di messa in atto di una durissima iniziativa sanzionatoria generale contro l'intero regime dei mullah. Senza il coinvolgimento della popolazione iraniana nulla produce effetti concreti e desiderati e solamente favorisce il propagarsi dello stesso pericolo islamico.
Karimi Davood, analista politico iraniano

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO