giovedì 7 maggio 2009

REAZIONI DEL MONDO POLITICO CONTRO LA DISUMANA ESECUZIONE DELLA GIOVANE PITTRICE IRANIANA DELARA DARABI



Anche il mondo politico italiano è stato scosso dalla notizia della barbara esecuzione della giovane pittrice Delara Darabi e fin dall'arrivo della triste notizia numerosi parlamentari italiani tra cui On. Angela Napoli, On. Suad sbai, On. Jole Santelli, On. Silvana Mura e altri politici hanno espresso il loro sdegno nei confronti del regime misogino e articia dei mullah condannando fermamente l'esecuzione della Delara Darabi. Anche Amnesty International che già aveva avviata una campagna per la sua liberazione è stato fortemente addolorato per la tragica perdita di Dealra organizzando una serie di manifestazioni in tutta l'Europa tra cui l'Italia.Ieri a Roma, alla manifestazione organizzata di fronte all'ambascita dei mullah, sono arrivati migliaia di fiori bianchi inviati dai semplici cittadini di tutta Italia. Sui biglietti inviati dai cittadini si leggeva la forte commozione e dolore degli italiani.
A nome di Delara e della sua famiglia desidero ringraziare tutti coloro che si sono mobilitati contro questo atto disumano e senza precedenti nella storia contemporanea. Dealara è stata uccisa in un momento in cui tutto il mondo compreso Lei e la sua famiglia aspettavano un atto di clemenza da parte della famiglia della vittima che tra l'altro son parenti del padre di Delara. Ma dal momento che l'ideologia della vendetta e dell'odio del regime khomeinista è fortemente contrario alla diffusione della pacificazione e della convivenza tra la popolazione, il capo supremo del regime dei mullah, ayattollah Ali khamenei ha anticipato l'esecuzione di Delara nonostante fosse già sospeso vigilacamente per un periodo di due mesi. La notte prima dell'esecuzione Delara non sapeva che il giorno dopo sarebbe finito nelle mani sanguinari del boia che attraverso lo spargimento del sangue mantiene in piedi un regime totalitario e medievale. Si, khomeini attraverso la sua nefasta ideologia della violenza e della morte si è resuscitato e come un serpente si è attorcigliato attorno al collo di Delara e con tutto suo odio si è accanito contro una giovane donna inerme trascinando l'intero mondo in un dolore immenso e inimmaginabile.
Desidero scrivere anche sul comportamento tenutosi dalle donne di sinistra che in questo tragico caso hanno scelto la via del silenzio approvando la feroce repressione delle donne iraniane.
Delara era un simbolo ed rimane nei nostri cuori come un simbolo della innocenza e della DONNA.
Delara tu sei con noi e ti promettiamo che terremo viva il tuo ricordo e nel tuo nome non ci fermeremo mai di fronte alla violenza perpetrata da un regime che ti ha privato della tua voglia di vivere e di sorridere.
karimi davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

 
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