domenica 16 maggio 2010

CANNES: LETTERA DI PANAHI, "VI SCRIVO DA UNA BUIA CELLA DI EVIN"

LA COMMOVENTE LETTERA DI PANAHI DAL BUIO DEL FAMIGERATO CARCERE DI EVIN, DOVE HANNO IMPICCATO SETTIMANA SCORSA 5 PRIGIONIERI POLITICI
IL NOSTRO RINGRAZIAMENTO AGLI ORGANIZZATORI DEL FESTIVAL DI CANNES PER LA SOLIDARIETA' E VICINANZA AL REGISTA PANAHI








(AGI) - Cannes (Francia), 15 mag. - Il regista iraniano Jafar Panahi ha scritto una lettera di ringraziamento agli organizzatori del festival di Cannes per il sostegno mostrato nei suoi confronti. La missiva e' stata letta nel corso del festival. Panahi, che vinse il Leone d'Oro a Venezia nel 2000 e il premio della Giuria a Cannes nel 2003, si trova da marzo scorso in carcere nel suo Paese per aver partecipato alle manifestazioni che da un anno contestano il regime di Teheran. Dal carcere Panahi protesta la sua innocenza: "Sono innocente, non ho realizzato alcun film contro il regime", si legge nella missiva letta dal ministro della cultura francese, Frederc Mitterrand. Il regista, arrestato durante la realizzazione di un documentario sulle controverse elezioni presidenziali in Iran, scrive dalla sua "buia e stretta cella nella prigione di Evin" e assicura: "Non firmero' confessioni che siano frutto di coercizione".
Il regista iraniano era stato invitato a far parte ella giuria di Cannes e il presidente, Tim Burton, ha lasciato un posto vuoto a simbolo della solidarieta' del cinema a Panahi e contro il provvedimento preso da Teheran. "Non dimenticate le altre migliaia di prigionieri indifesi", ha aggiunto il regista dopo aver salutato la moglie e i figli, "come me non hanno commesso crimini e il mio sangue non e' piu' importante del loro". (AGI) Fab

 
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