MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO L'IMPICCAGIONE DEI PRIGIONIERI POLITICI IN IRAN
Per protestare contro le nuove ondate di easecuzioni dei prigionieri politici, gli iraniani residenti a Roma hanno organizzato una manifestazione di protesta di fronte all'ambasciata del regime terrorista e fondamentalista di Ahmadinejad scandendo slogan contro il regime gridando "stop alle esecuzioni". I manifestanti esprimendo la loro solidarieta' ai prigionieri politici e alle famiglie dei caduti hanno chiesto al governo italiano di adottare delle misure sanzionatorie contro il regime iraniano onde fermare le prossime esecuzioni previste per le prossime settimane. Negli ultimi giorni i tribunali speciali dei mullah hanno condannato a morte numerosi parenti dei membri dei Mojahedin del popolo che si trovano attualmente nel campo di ashraf in Iraq.
Associazione dei rifugiati politici iraniani residenti in Italia ha aderito a questa manifestazione e ha espresso la sua solidarieta' coi familiari dei prigionieri politici impiccati di recente condannando le nuove sentenze di morte rilasciate in vista di avvicinarsi del 12 giugno, anniversario della nomina di Ahmadinejad da parte di Khamenei. Il regime iraniano temendo una nuova insurrezione in vista di grandissimi appuntamenti del giugno prossimo ha iniziato una nuova era di esecuzioni e di arresti di massa. Anche questa volta e' toccata lla resistenza iraniana di pagare il prezzo della liberta' e della democrazia in Iran.
Non e' stata casuale anche la nuova ondata del terrorismo iraniano scattata in Iraq e in afghanistan dove negli ultimi giorni sono stati uccisi, sotto le bombe inviate da Teheran numerosi soldati italiani e americani e cittadini innocenti. Con avvicinarsi del giugno e delle nuove sanzioni contro il programma atomica, il regime dei mullah ha sferrato un nuovo attacco contro la comunita' internazionale per terrorizzare tutti coloro che sono coinvolti nella questione atomica iraniana.
Colgo occasione per esprimere la nostravicinanza ai familiari dei soldati caduti in Afghanistan e augurare anche unanpronta guarigione ai soldati feriti in questo vile attentato di matrice khominista.
Davood Karimi