INTERROGAZZIONE AL MINISTRO DEGLI ESTERI ITALIANO CONTRO L'INGRESSO DEL REGIME MISOGINO DI AHAMDIENJAD NELLA COMMISSION ON STATUS OF WOMEN(CSW)
A nome delle donne e di tutto il popolo iraniano che sono scesi in piazza sfidando il regime terroristico e fondamentalista di Ahmadinejad per ripristinare la libertà e la democrazia e a nome della grande martire della nuova rivolta popolare, Neda Agha Soltan ringrazio di cuore i senatori italiani che hanno presentato questa interrogazione al ministro degli esteri italiano, e ci affianchiamo alla loro protesta con tutte le nostre forze chiedendo agli organismi competenti di seguire il loro esempio organizzando una manifestazione di protesta e azioni ancora più concrete in sostegno a questa valorosa e preziosa iniziativa politico-umanitario dei senatori italiani.
grazie ancora
Non dimenticheremo mai coloro che ci sono stati a fianco nei momenti più difficili e tenebri della nostra stroria
Davood Karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
Il testo integrale dell'interrogazione presentato dai senatori
CARLONI, CHIAROMONTE, FRANCO Vittoria, GHEDINI
CARLONI, CHIAROMONTE, FRANCO Vittoria, GHEDINI - Ai Ministri degli affari esteri e per le pari opportunità - Premesso che all'interno del Consiglio economico e sociale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ECOSOC), nell'ambito della Commission on Status of Women (CSW), ovvero l'organismo più autorevole creato dalle NU a favore dei diritti delle donne, mercoledì scorso è stato cooptato un rappresentante dell'Iran. L'Iran è così entrato a pieno titolo nei ranghi dei 45 Stati membri che compongono la CSW, per un mandato di quattro anni con inizio nel 2011;
considerato che:
la CSW è una commissione funzionale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), dedicata esclusivamente alla parità di genere e alla promozione dei diritti delle donne. E' il principale organo decisionale a livello mondiale. Istituita nel 1946 ha l'obiettivo di elaborare delle raccomandazioni e riferisce al Consiglio sulla promozione dei diritti delle donne in politica, nonché negli ambiti civile, sociale, economico ed educativo;
la CSW sviluppa, inoltre, raccomandazioni e proposte sui problemi più urgenti riguardanti i diritti delle donne, monitora la condizione femminile nel mondo con l'obiettivo preciso di contrastare le situazioni di discriminazione;
il mandato della CSW è stato ampliato dalla risoluzione 1987/22 dell'ECOSOC per includere le funzioni di promozione dell'uguaglianza, dello sviluppo e della pace, per monitorare l'attuazione delle misure per la promozione delle donne, per verificare e valutare i progressi realizzati sia a livello nazionale sia sub-regionale e globale;
proprio quest'anno ricorre il trentesimo anniversario della Convenzione per l'eliminazione delle discriminazioni contro le donne (CEDAW), considerato uno dei trattati internazionali più completi e strumento di diritto internazionale fondamentale per le donne di tutto il mondo;
il 2010 è un anno particolarmente importante per discutere ed agire a favore dell'empowerment delle donne; infatti, si è da poco svolta a New York la 54ª sessione della CSW con la celebrazione del XV anniversario della Piattaforma di azione di Pechino, e, a fine ottobre, ricorrerà il X anniversario dell'adozione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite della risoluzione 1325 (2000) sul ruolo delle donne in contesti di conflitto e post-conflitto;
rilevato che:
in Iran, da oltre un secolo e soprattutto negli ultimi trent'anni, le donne si battono quotidianamente con coraggio per favorire l'abolizione di tutte le leggi sulla discriminazione delle donne e il superamento di tutte le differenze tra i ruoli di genere;
l'attuale regime integralista in Iran è fondato sulla discriminazione sessuale e ha preso di mira le donne e le loro conquiste; il regime dei mullah ha legalizzato la violenza, istituzionalizzato la repressione delle donne nella legge e ha imposto un feroce apartheid sessuale contro le donne iraniane. Ha istituito crimini come la morte per lapidazione, la fustigazione, il velo forzato e l'umiliazione sistematica. Ha definito per legge che il valore di una donna conta la metà di quello di un uomo. Anche il diritto di successione dà alle donne la metà di ciò che spetta agli uomini. In materia di lavoro, formazione, diritto di famiglia prevalgono la discriminazione e nella vita quotidiana le pratiche offensive e degradanti come la segregazione nelle aule di università e negli autobus;
negli ultimi decenni il regime misogino iraniano ha inoltre giustiziato e torturato tante donne nelle prigioni e nelle piazze. Tra le tante uccisioni compiute dal regime, ricordiamo quella di Neda avvenuta mentre la giovane donna manifestava pacificamente per la trasparenza e il rispetto della volontà popolare nel voto;
il regime iraniano ha inoltre respinto la sottoscrizione della CEDAW, così come si è sottratto ad altre convenzioni internazionali in materia di tutela dei diritti delle donne,
si chiede di sapere:
come sia stato possibile che rappresentanti del regime misogino iraniano siano stati ammessi a far parte della CSW, essendo tale regime dichiaratamente in contrasto con gli obiettivi e i programmi della stessa commissione;
come sia stato possibile che ciò sia avvenuto dopo che lo stesso regime misogino iraniano aveva fallito il tentativo di entrare a far parte del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e quale ruolo ha assunto la delegazione italiana per impedire l'ingresso dei rappresentati iraniani nella suddetta commissione;
quali urgenti iniziative il Governo intenda intraprendere nelle sedi opportune al fine di porre rimedio a quanto avvenuto ed escludere l'Iran da uno dei più importanti organismi delle ONU, nel rispetto non solo della condizione delle donne iraniane ma, in generale, di tutte le donne e gli uomini del mondo che hanno a cuore la libertà, i diritti, la democrazia e il rispetto delle istituzioni internazionali.
(3-01304