domenica 9 maggio 2010

Maryam Radjavi: L'esecuzione di 5 prigionieri politici mostra che il regime ha paura del sollevamento popolare



Maryam Radjavi: l'esecuzione di cinque prigionieri politici di cui una giovane donna, sono il chiaro segnale di quanto il regime tema di essere rovesciato dal sollevamento popolare



CNRI - Maryam Radjavi, presidentessa eletta della Resistenza iraniana, ha stimato che l'esecuzione criminale di cinque prigionieri politici di cui una giovane donna, rifletta la fragilità del regime della mullah rispetto alla collera popolare. Secondo lei, ciò mostra tanto quanto il regime tema lo sviluppo del sollevamento coraggioso del popolo iraniano per rovesciare il sistema della guida suprema.Ha detto il 1 Maggio, in seguito all'insurrezione coraggiosa dei salariati e dei lavoratori, e a distanza di un anno dai primi grandi sollevamenti popolari che il regime dei mullah cerca di intensificare il clima di terrore: moltiplica le esecuzioni nel paese, innalza le forche sui posti pubblici e ricorre alle retate di donne e di giovani ed a diverse forme di repressione. Non solo questi crimini non potranno salvare il fascismo religioso, ma rinforzeranno le grida del popolo iraniano nel suo sollevamento per instaurare la libertà e la democrazia in Iran.
La Radjavi si è appellata al Segretario generale dell'ONU, il Consiglio di sicurezza e l'alto commissariato ai diritti dell'uomo affinchè si condanni e questo crimine ignobile. La comunità internazionale, ha sottolineato, si trova di fronte ad una prova pericolosa: O l'Occidente continuerà a far silenzio sulla dittatura più insanguinata dell'era contemporanea, oppure si deciderà a subordinare e a mettere da parte le relazioni economiche e politiche con questo regime, per fermare le esecuzioni, le torture e le estorsioni.

 
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