martedì 25 gennaio 2011

IRAN DIETRO ALL'ATTENTATO ALL'AEROPORTO DI MOSCA

Tenendo conto degli ultimi avvenimenti internazionali riguardo la questione atomica iraniana in cui la Russia ha giocato attivamente un ruolo chiave, ovvero i negoziati nucleare della 5+1 in Turchia e il ripensamento della Russia ad avviare il centrale atomica di Bushehr, nonostante innumerevoli promesse, io credo che dietro gli attentati all'aeroporto di Mosca ci sia di sicuro manus lungus dell'Ayattolterrore Ali Khamenei. Secondo la mia esperienza trentennale di opposizione al regime terroristico dei mullah, l'Iran ha sempre reagito con massima violenza al dissenso interno ed internazionale. Basti osservare il crescente numero di esecuzioni degli ultimi giorni, all'intensificarsi degli attentati contro le forze straniere in Afghanistan in cui molti soldati sono stati trucidati sotto le bombe iraniane. Bisogna ricordare che il regime dei mullah ha sempre guardato alle opposizioni interne degli altri paesi come una preziosa fonte di pressione e di ricatto. Se non si concepisce questo argomento difficilmente vi si può ragionare e capire le ragioni di cosi tanta violenza ed odio. Spesso e volentieri i terroristi della forza Ghods della sepah Passdaran sfruttano persone innocenti e ignare a trasportare del materiale esplosivo nei luoghi prescelti e le fanno saltare attraverso uso del telecomando da chi è già presente sul luogo dell'attentato. Non bisogna trascurare il fatto che pochi giorni fa il mullah Ayattolterrore Ali Khamenei ha promosso di un grado il generale Passdar Soleimani capo della Sepah Ghods del quale ne è il responsabile esecutivo delle azioni ed operazioni extra territoriali della Sepah Passdaran. Lascio immaginare a chi di competenza quali saranno le conseguenze di una furia integralista di ampio spettro che secondo me è frutto di una politica di accondiscendenza internazionale che da anni sta devastando l'intero mondo dando la possibilità al regime di Ahmadinejad di portare avanti una dura politica di repressione interna a cavallo di un attacco terroristico contro i suoi stessi alleati di ieri.Il mondo politico deve prendere una seria lezione dal 11 settembre di New York, al 13 marzo di Spagna e dalle bombe nelle metropolitane di Londra fino ad arrivare all'attacco dell'aeroporto di Mosca altrimenti diventeremo tutti ostaggi del fondamentalismo islamico senza via di scampo.
In conclusione vorrei aggiungere che a tutto ciò esiste un rimedio di poco costo ma di gran efficacia: il popolo iraniano e la suo legittima rappresentante la presidente Maryam Rajavi che alcuni anni fa ha proposto la Sua terza via.
Davood Karimi analista politico iraniano

 
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