sabato 1 gennaio 2011

SAKINEH: RIFUGIATI IRANIANI IN ITALIA, ESECUZIONE IMMINENTE




15:23 01 GEN 2011

(AGI) Roma - I rifugiati politici iraniani in Italia lanciano un allarme per la vita di Sakineh, la donna iraniana condannata a morte per adulterio. "Secondo un documento top secret pervenutomi all'alba del primo gennaio 2011 da una attendibile fonte interna", afferma un comunicato di Davood Karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia, "l'ayatollah Ali Khamenei, in risposta ad una domanda della procura generale di Tabriz sul da farsi per il caso di Sakineh, ha rilasciato il 'nulla osta' per la sua impiccagione a condizione di 'non pubblicare la notizia dell'esecuzione' e consigliando il 'periodo festivo della prima settimana del 2011'" .

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SAKINEH, "ESECUZIONE IMMINENTE"
L'allarme arriva dall'associazione rifiugiati politici iraniani, secondo cui "Ali Khamenei ha dato il nulla osta per l'impiccagione". La data fissata entro il "periodo festivo della prima settimana del 2011”.
l'ayatollah Ali Khamenei
ROMA - I rifugiati politici iraniani in Italia lanciano un allarme per la vita di Sakineh, la donna condannata a morte in Iran per adulterio e complicità nell'omicido del marito. “Secondo un documento riservato pervenutomi all’alba di oggi da una attendibile fonte interna, l’ayatollah Ali Khamenei, in risposta ad una domanda della procura generale di Tabriz sul da farsi, ha rilasciato il 'nulla osta' per l’impiccagione”. È quanto afferma un comunicato di Davood Karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia.

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24ORE

Roma 15:23
SAKINEH: RIFUGIATI IRANIANI IN ITALIA, ESECUZIONE IMMINENTE
I rifugiati politici iraniani in Italia lanciano un allarme per la vita di Sakineh, la donna iraniana condannata a morte per adulterio. 'Secondo un documento top secret pervenutomi all'alba del primo gennaio 2011 da una attendibile fonte interna', afferma un comunicato di Davood Karimi, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia, 'l'ayatollah Ali Khamenei, in risposta ad una domanda della procura generale di Tabriz sul da farsi per il caso di Sakineh, ha rilasciato il 'nulla osta' per la sua impiccagione a condizione di 'non pubblicare la notizia dell'esecuzione' e consigliando il 'periodo festivo della prima settimana del 2011'' .

 
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