lunedì 18 febbraio 2008

Iran: una quattordicene lapidata dal padre


Nella foto: posto in cui nell'estate scorso un uomo di nome Jafar Kiani, è stato lapidato a 60 km da Teheran.
" ricavavano le pietre dal loro cuore e le lanciavano verso la ragazzina".
la notizia è talmente dolorosa e tragica che non ho potuto nemmeno di finirla a leggere. E' successo nella città di Zahedan. Una madre entra spaventata e piangente in una stazione di polizia e chiede aiuto per trovare sua figlia sparita insieme al padre. La mamma dice di avere un cattivo presentimento che si sia successo qualcosa di grave alla figlia. Racconta che il padre era sospettosa di lei e che la controllava continuamente. In seguito alla denuncia, la polizia si mette alla ricerca della ragazza quattoridicenne e del suo padre. Dopo un giorno di ricerche riescono a trovare l'uomo che subito confessa di aver lapidata la figlia perchè sospettata di avere una relazione con un uomo. Il padre confessa di aver scelto la lapidazione perchè degna del reato commesso. Confessa di aver scelto il peggior dei modi di punizione. La ragazza fu trascinata e portata via in una zonna appartata del deserto e insieme ad alcuni uomini viene prima lapidata e poi le viene sparata 4 colpi di pistola. Durante la lapidazione la ragazzina piangeve a supplicava i suoi aguzzini di non ucciderla. Ma nell'anima degli uomini, cresciuti nell'era del khominismo e del fondamentalismo islamico dei mullah, nulla ha potuto evitare l'ennesima tragedia umana. Questi uomini" ricavavano le pietre dal loro cuore e le lanciavano verso la ragazzina". L'odio e la mancanza dell'umanità aveva resa l'atmosfera esattamente come aveva previsto il fondatore della repubblica islamica: Una casa senza anima e senza umanità e senza amore. Nemmeno amore paterno verso una ragazzina di 14 anni.
La notizia non ha bisogno dei commenti. Succede in un paese in cui la donna non gode nemmeno del pur minimo diritto di esistenza. Tutto cio che è consentito è dalla parte dell'uomo. La legge del taglione e della lapidazione perversa nel paese. Nell'estate scorso un uomo è stato lapidato a 60 km da Teheran. L'atmosfera del paese è contaminata dall'odio e dal terrore fomentato dal fondamentalismo islamico dei mullah. La legge del paese consente al padre di punire nel peggior dei modi la figlia. Alcuni anni fa sempre a Teheran un padre ha sgozzato una figlia di 9 anni sospettata di essere stata oggetto di violenza da parte dello Zio. La ragazzina a detta del padre "non ha gridato per la paura di svegliare il fratellino piccolo!". l'Umanita della ragazzina di fronte alla disumanità del padre: Questo è l'insegnamento della legge fondamentalista dei mullah. Secondo la legislatura iraniana il padre non rischia nulla perchè è il padrone del sangue della figlia e solo lui potrà chiedere la legge del taglione per l'assassino. Cioè dovrà chiedere la pena di morte per se stesso!!!
Questo è l'Iran di oggi. Questo è la legge che i mullah vorranno rendere internazionale e per cui la diffusione stanziano miliardi e miliardi di dollari e portano avanti una sanguinosa guerra terroristica in Afghanistan e in Iraq e nel resto del mondo e, l'Europa con la sua politica di accondiscendenza, in primiss è uno dei suoi primi partner economico e politico. Un paese in cui essere donna è un forte e gravissimo reato. Non so che cosa chiedere a chi legge questa notizia. Ma una cosa è legittimo chiedere: la sua diffusione.
grazie
karimi davood

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO