NUOVA ONDATA DI IMPICCAGIONI. 10 UOMINI CONSEGNATI AI BOIA IN UN SOLO GIORNO
EST - Dopo la moratoria Onu record di esecuzioni capitali in Iran
Roma, 20 feb (Velino) - Le esecuzioni capitali in Iran proseguono senza sosta. Anzi, a due mesi dall’approvazione da parte dell’Assemblea generale dell’Onu della risoluzione per la moratoria contro la pena di morte – presentata alle Nazioni Unite e sostenuta dal governo italiano – aumentano. Sono già 62, infatti, le persone messe a morte dai boia della Repubblica islamica dal 18 dicembre dello scorso anno. Un numero di esecuzioni superiore rispetto a quelle eseguite nel paese degli Ayatollah dal dicembre 2006 al 20 febbraio 2007, quando la moratoria non era stata ancora approvata. L’ultima notizia è quella che riferisce di dieci uomini impiccati qualche ora fa: sei nel nord-ovest del paese, condannati per una serie di rapine a gioiellerie nel bazar della città di Zanjan. Quattro, riconosciuti colpevoli di omicidio, sono saliti sul patibolo nel carcere di Evin, nella capitale Teheran. Dal 18 dicembre del 2007 a oggi 35 iraniani sono stati giustiziati per reati violenti (per esempio omicidio), dodici per detenzione di droga, quattro accusati di stupro, quattro dissidenti, tre per reati di terrorismo. Un ragazzo che aveva compiuto un reato all’età di 14 anni è stato, quindi, ucciso. Poi è toccato a un ventiduenne accusato di abuso reiterato di alcol, a un altro per un reato non specificato. Infine un impiegato della dogana dell’aeroporto Mehrabad di Teheran è stato giustiziato con l’accusa di corruzione. Un totale di 62 “assassini di Stato”.
Quarantotto, invece, sono i giustiziati nel periodo che va dal 18 dicembre del 2006 al 20 febbraio del 2007. Ventisei per reati violenti, dodici per terrorismo, sei per reati non specificati, due per reati di droga, uno per stupro. Anche allora tra i condannati a morte c’era chi aveva compiuto un reato quando era ancora minorenne. “Nessuno tocchi Caino”, l’associazione internazionale che si batte per l’abolizione della pena di morte, sta stilando la lista riguardante le esecuzioni del 2007 in tutto il mondo. Soprattutto gli occhi sono puntati sulla Cina, il primo paese al mondo per cittadini giustiziati. Secondo alcune stime il numero dovrebbe essere in calo. Ma sulla diminuzione, fa notare l’associazione umanitaria, influisce inevitabilmente il fatto di trovarsi in piena fase organizzativa per le Olimpiadi che si terranno fra qualche mese nel paese.