mercoledì 13 febbraio 2008

TORTURATO E ABBANDONATO IMAM DEL VENERDI DELLA MOSCHEA GHOBA DI SANANDAJ


Un religioso curdo "ricompare" dopo tre settimane, ma ha perso la
memoria
Sul corpo ha evidenti segni di tortura, non parla e non riconosce
neppure la moglie e il figlio. Era stato rapito con una automobile non
identificata dopo critiche alla bocciatura da parte del Consiglio dei
guardiani, di candidati alle elezioni.
Teheran (AsiaNews) - Non riconosce la moglie e il figlio, soffre di
allucinazioni e dice soltanto "non mi picchiate", "elettricità" e "no, no,
no", Ayub Ganji, un giovane religioso sunnita iraniano ricomparso a
tre settimane dalla sua misteriosa sparizione. Sul corpo, segni di
torture e di iniezioni.

Il trentenne religioso (nella foto) era stato preso da una vettura non
identificata di fronte alla moschea di Ghaba, che egli guida, nella
città di Sanandaj, nella regione curda dell'Iran. Nei suoi sermoni del
venerdì aveva tra l'altro criticato la bocciatura da parte del Consiglio
dei guardiani di moltissimi candidati alle elezioni per il rinnovo del
Majlis (il Parlamento), previste per il 14 marzo. Ad annunciare la
candidatura, in particolare erano stati 909 riformisti, ma ne sono stati
ammessi 138, che concorreranno per 31 seggi, senza quindi alcuna
possibilità di modificare l'assetto politico.

Al momento del suo "ritrovamento", racconta Rooz, espressione della
dissidenza iraniana, il religioso appariva scioccato e dimagrito. E' stato
portato all'interno della sua moschea, ma le sue condizioni hanno
convinto a ricoverarlo in ospedale.

"Ganji - ha raccontato a Rooz un attivista per i diritti civili - dopo
il suo ritorno non ha detto nulla, non riconosce i suoi parenti più
stretti". "Sul suo corpo ci sono segni di tortura e sui piedi quelli di
due iniezioni. Anche se non è chiaro chi erano i suoi rapitori ed a cosa
lo hanno sottoposto, sembra aver subito un totale lavaggio del
cervello. Le sue condizioni fisiche generali non sono buone ed è previsto il
suo trasferimento a Teheran per esami medici completi".

Funzionari della sicurezza hanno negato con forza qualsiasi
coinvolgimento nel rapimento del religioso, ma nessuno ha finora rivendicato
quanto accaduto.

 
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