IRAN: RONCHI AD AMBASCIATORE, COSTERNATI PER PENA MORTE
nella foto Behnoud Shojai, impiccato stammattina nel carcere di Evin
karimi davood: a nome di tutta la comunità iraniana, residente in Italia desidero ringraziare dal profondo del cuore il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, per la sua sensibilità umana e politica dimostratasi durante la rivolta popolare iraniana. Oggi, come ieri, il ministro Ronchi ha voluto rinnovare il suo impegno nei confronti del popolo iraniano condannando le ultime sentenze di morte inflitte contro alcuni dimostranti arrestati durante le manifestazioni di protesta a Teheran. Una presa di posizione preziosa e coraggiosa.
Ancora, a nome del popolo iraniano e di Behnoud Shojaii, impiccato stamattina alle prime luci dell'alba, dichiaro che il sostegno e la solidarietà del ministro Ronchi è come un raggio si sole che illumina la notte più buia del cielo persiano e dà il calore e passione alla volontà popolare di continuare ad andare avanti verso un aurora di felicità, di democrazia e di convivenza civile all'interno della comunità internazionale.
Grazie Andrea!
Roma, 11 ott. (Adnkronos) - "Desidero esprimere la nostra profonda costernazione per le notizie che giungono dal suo Paese relativamente all'applicazione sempre piu' frequentre della pena di morte". Lo scrive oggi il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi, in una lettera inviata all'ambasciatore dell'Iran in Italia. "Le condanne alla pena capitale e le altre pene inflitte per il coinvolgimento nelle proteste contro l'elezione di Mahmoud Ahmadinejad, nonche' il fatto che centinaia di oppositori siano ancora detenuti nelle vostre prigioni per il loro impegno a favore di principi democratici, suscitano in noi -continua nella lettera Ronchi- il piu' profondo sdegno e non sembrano coerenti con l'asserita volonta' del suo Paese di essere parte integrante delle nazioni democratiche".