NUOVO LOGO DELL'ASSOCIAZIONE RIFUGIATI POLITICI IRANIANI RESIDENTI IN ITALIA
Nella foto: la minorenne Atefeh Rajabi uccisa pubblicamente all' età di 16 anni il 15 agosto del 2004 a Nekah, una cittadina del nord dell'Iran
nella foto: il minorenne Behnam Zareh, impiccato nella seconda meta di agosto scorso nella città di Shiraz
Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia è un gruppo di lavoro formato dai dissidenti di nuova e di vecchia data e che si occupa esclusivamente a denunciare la feroce violazione dei più elementari diritti umani calpestati quotidianamente dal regime dei mullah in particolare i diritti delle donne e dei bambini. Sappiamo che la caratteristica fondamentale e basilare del fondamentalismo islamico di matrice khomeinista è la sua misoginia. E' la sua opposizione a qualsiasi diritto delle donne e in particolare delle ragazze. Non dimentichiamo l'esecuzione pubblica delle donne e in particolare l'impiccagione pubblica di una ragazza di 16 anni, avvenuta il 15 agosto del 2004 nella città di Nekah: Atefeh, una ragazza minorenne, con dei handicap mentali che è stata portato in piazza e impiccata dal giudice religioso della cittadina, il mullah Rezaii. L'altro esempio della violenza dei mullah è la pena di morte contro i minorenni che ultimamente ha preso una dimensione assai tragica: nel solo mese di agosto sono stati impiccati di minorenni di nome Hezai( nella città di Isfahan), e Behnzam Zare( citta di Shiraz). Nelle carceri iraniane, tuttora si trovano, secondo le stime delle organizzazioni umanitarie internazionali, all'incirca 260 minorenni in attesa di impiccagione. Un'altra tragica dimensione del fondamentalismo è il suo terrorismo islamico e il suo dispregio verso la vita. Non mancano esempi in questo campo basti guardare tutto quello che avviene in Iraq, in Afghanistan, in Israele, in Palestina, in Libano e nei paesi arabi ecc...
Uno dei compiti di primo ordine della nostra Associazione, oltre a denunciare le atrocità quotidiane commesse contro le ragazze e le donne iraniane è anche quello di lavorare con la stampa e il mondo della politica italiana per portare alla loro conoscenza sia la vera situazione politica che i seri rischi che corre il mondo di oggi da parte del fondamentalismo islamico e della sua bomba atomica.
La nostra Associazione è finanziata esclusivamente da parte dei soci e di coloro che desiderano sostenerci in questo cammino e che amano la libertà e la democrazia in Iran.
Anticipatamente da parte mia e dei membri dell'Associazione Rifugiati Politici Iraniano ringrazio tutti coloro che ci aiutano e ci aiuteranno in futuro e ribadisco ancora una volta che senza il sostegno delle amiche e degli amici italiani non avremmo potuto fare tutto quello che fino ad oggi siamo riusciti a portare a termine.
Un cordiale ringraziamento a tutti coloro che desiderano sostenerci in questo dura e tortuosa strada verso la libertà e la democrazia in Iran.
Karimi Davood, presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani In Italia
Roma, 16.09.2008