sabato 13 giugno 2009

DURI SCONTRI TRA LA GENTE E LE FORZE DELL'ORDINE. UCCISI TRE DIMOSTRANTI" MORTE AL DITTATORE". TRE MORTI TRA I DIMOSTRANTI




Karmi davood durante il programma Sky in cui ha rivelato la conferma di Ahmadinejad da parte del capo supremo del regime dei mullah Ali Khamenei






LA RINOMINA DI AHMADINEJAD E' UN COLPO DI STATO CONTRO LA POLITICA DI ACCONDISCENDENZA
LA RINOMINA DI AHMADINEJAD E' UN DURO COLPO ALLA POLITICA DI OBAMISMO.
IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA DEVE DIALOGARE CON IL POPOLO IRANIANO E NON CON IL RAPPRESENTANTE DEL REGIME GOLPISTA E FONDAMENTALISTA DEI MULLAH
CONTINUANO DURI SCONTRI TRA I MANIFESTANTI E LE FORZE DELL'ORDINE
I GIOVANI SCANDISCONO SLOGAN: "MORTE AL DITTATORE"
LA RINOMINA DI AHMADINEJAD DA PARTE DEL LEADER SUPREMO ALI KHAMENEI E' IL RISULTATO INEVITABILE DI 12 ANNI DI POLITICA DI ACCONDISCENDENZA EURO-AMERICANA


Come avevo anticipato nello stesso giorno delle farse elezioni presidenziali la conferma di Ahmadinejad per il secondo mandato da parte del capo supremo del regime Ali Khamenei, ribadisco ancora che tale operazione di "ingegnieria elettorale" comporterà un prezzo altissimo per il suo regista. Da oggi in poi il regime dei mullah si troverà in una via di discesa verso la sua inevitabile fine affrontando una lunga serie di rivolte e di sollevazioni popolari. Inevitabilmente il regime dei mullah deve affrontare militarmente la situazione interna e deve stringere la cinghia e incrementare la repressione e si deve correre ad una chirurgia interna togliendo di mezzo anche i suoi avversari che fino ad ieri hanno giocato il ruolo del "candidato" alle presidenziali. Ormai la fiction eletorale è terminata e gli attori o tornano nelle loro tane oppure devono aspettare una fine tragica e dolorosa. Si dice che oggi è stato messo agli arresti domiciliari avversario di Ahmadinejad ex premier Mussavi che nell'estate dell'88 ha massacrato 33000 prigionieri politici.Da oggi in poi non sarà più tollerata nessun dissenso interno nei confronti del capo supremo Ali Khamenei. Il regime andrà verso la monopolarizzazione totale e allontanerà qualsiasi prospettiva di riformabilità tanta augurata dalla politica di OBAMISMO e di accondiscedenza. Una politica che mezzo secolo fa ha portato il mondo intero verso una catastrofica guerra mondiale.
Da oggi in poi anche i sostenitori internazionali del regime fondamentalista e golpista non potranno più ballare coi mullah in pubblico e sui cadaveri dei giovani iraniani impiccati ai grù oppure uccisi nelle strade di Teheran. Da oggi in poi siamo noi, il popolo iraniano, ad avere la voce alta e denunciare coloro che si affrettano a recarsi a Teheran per stringere le mani gondolanti di sangue di Ahmadinejad. Le stesse mani che hanno fatto saltare le bombe in Iraq e in Afghanistan dove oltre ai numerosi soldati italiani sono stati uccisi anche migliaia di cittadini americani, inglesi, spagnoli, olandesi ecc...
Da oggi in poi il popolo iraniano saprà far valere la sua autorevole voce. Una voce che non è caduta nella trappola del regime dei mullah e fin dal inizio della finta campagna elettorale ha denunciatola falsità di queste elezioni e ha detto a gran voce che tutta questa campagna fa parte di un show-spettacolo finalizzato a legitimizzare il regime fondamentalista dei mullah. Io stesso nello stesso giorno delle elezioni, alle 11 del matino ho scritto su questo blog che il capo supremo ha già fatto la sua scelta e dalle finte urne uscirà la sua coda: ahmadinejad. Nella stessa serata delle elezioni o partecipato al programma Sky tg e ho dichiarato con tanta sicurezza che dalle urne uscirà Ahmadinejad e nessun altro.
Il nuovo mandato di Ahmadinejad sarà anche l'ultimo appuntamento elettoral-presidenziale del regime iraniano che trascinerà con sè nella tomba e nella pattumiera della storia dell'umanità anche la politica di accondiscendenza euro-americana. Ribadisco e sottolineo che se il presidente degli Stati Uniti D'America non vuole finire con il regime dei mullah nella stessa sorte politica deve immediatamente prendere una netta posizione contro il regime dei mullah e dichiarare chiusa e fallita la sua politica di avvicinamento al regime fondamentalista e terrorista dei mullah. Chi sale sul carro di Ali Khamenei farà la stessa fine che farà inevitabilmente il regime misogino, fondamentalista e dittatoriale dei mullah. La dura sentenza del popolo iraniano è già stata emanata ed è in via di realizzazione grazie ai suoi coraggiosi figli e figlie. Concludo e mi rivolgo ancora una volta al presidente Obama chiedendogli di di schierarsi da parte della popolazione iraniana e di adoperarsi anche per il bene del popolo americano ed a favore di un cambiamento democratico proposto dalla nostra amatissima presidente la signora Maryam Rajavi: "Terza Via".
Karimi davood, analista politico iraniano

 
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