UN PROVVISORIO BILANCIO DEGLI SCONTRI DI QUESTA SETTIMANA DI RIVOLTA: QUASI MILLE MORTI E FERITI
Secondo le attendibili fonti interni, il bilancio degli scontri di questa settimana di rivolta è pesanitissima: si parla addiritura di mille morti e feriti, e migliaia di manifestanti arrestati e trasferiti nelle carceri iraniane. Secondo quanto mi ha informato la fonte di Teheran, il regime dei mullah raccoglie i cadaveri e le trasferisce immediatamente nei luoghi segreti senza avvisare i parenti e poi successivamente li seppelisce di nascosto lasciando i parenti delle vittime in una situazione di disperazione. Non sapendo della fine del proprio caro i parenti si rivolgono a tutti gli ospedali e medicine legali e le carceri cercando il proprio parente che evidentemente risulta di essere scomparso. In questa maniera il regime disumano dei mullah evita i funerali di massa e altre manifestazioni di protesta e rivolte che si creerebbero durante i funerali. Esattamente come al tempo dello Scià che durante i funerali la gente organizzava altre manifestazioni di protesta.
Comunque secondo le informazioni in mio possesso nella sola giornata di ieri, durante le manifestazioni di protesta dei giovani di Teheran sono stati uccisi almeno 25 persone e feriti 200 manifestanti. Questa è l'esplosione della rabbia popolare contro la piu feroce dittatura della storia persiana. L'esplosione di un vulcano di cui per trentanni ne abbiamo parlato e lavorato. Queste rivolte sono il risultato di una grande "INGEGNIERIA SOCIALE" guidata e diretta dalla nostra amatissima presidente Maryam Rajavi. Ieri i manifestanti lanciavano costantemente lo slogan "morte a khamenei e ahmadinejad". Il che significa che la rivolta popolare è entrato in una nuova fase che non guarda piu agli imbrogli elettorali di una parte ma guarda al rovesciamento totale di un regime dispotico, dittatoriale con tutti i suoi componenti. Secondo le dichiarazioni di una ragazza raggiunta telefonicamente dal una tv americana a Teheran "la gente ha ormai superato la prima fase che riguardava la guerra tra le bande interne e non pensa piu a Mussavi e Ahmadinejad man pensa a come rovesciare il regime dei mullah e ripristinare la libertà e la democrazia in Iran".
karimi davood