A NOME DI NEDA DUE PAROLE CON MINISTRO FRATTINI
Il mondo guarda sbalordito alle donne e alle ragazze iraniane e al loro sangue che colora le strade di Teheran, annafiando la speranza e la ferrea volontà di coltivare per sempre i profumati fiori della libertà e della democrazia, e Lei singnor ministro degli esteri italiano ancora guarda speranzosa al lancio di una piccola apertura del regime agonizzante dei mullah verso di Lei e verso la G8. Che brutta delusione da parte Sua. Non vorrei essere assolutamente al posto Suo.
Il mondo ammira la volonta e il coraggio dei giovani iraniani e in particolare la volontà delle donne che alla fine tocca loro a sferrare il colpo mortale sulla testa del regime dei mullah, e lei come uomo si dispiace perchè il regime terrorista dei mullah che è anche il responsabile numero uno della morte dei vostri soldati in Iraq e in Afghanistan, "ha perso un'opportunità"!!!
Quali opportunità signor ministro? Il regime dei mullah sta perdendo, grazie ai ragazzi e ragazze iraniane come Neda, il suo terreno di battaglia e Lei lo invita al G8 per trascinarlo in una inutile discussione diplomatica che è in realtà un perdi tempo totale per tutti gli attori in campo. Signor ministro guardi per favore agli occhi di Neda e si vergogni. Si vergono di essere un uomo e di rappresentare una nazione che merita molto di più di quanto Lei sta offrendo come ministro degli esteri.
Signor Frattini
Invitare il rappresentante del regime dei mullah al G8 è un oltraggio e un'offesa al popolo iraniano e al sangue di Neda, uccisa barbaramente alcuni giorni fa.
Signor Frattini
se le Sue intenzioni sono quelle di costituire uno scudo protettivo attorno ai soldati italiani presenti in Afganistan, invitando il carnefice dei vostri soldati in Iraq alla conferenza di G8 Lei sbaglia di grosso anche perchè cosi facendo incoraggia il terrorismo iraniano a proseguire sulla sua strada di interferenza in Afghanistan.
Signor ministro Lei deve sapere che il regime dei mullah ha assai poca considerazione nei confronti del vostro governo e inparticolar modo nei suoi confronti perchè vi considerano indipendenti dagli ordini "d'altrui".
Concludo e Le suggerisco di abbandonare l'idea di conquistare il cuore dei mullah anche perchè loro al posto del cuore hanno una miniera di odio e di violenza nei confronti del genere umano!
A nome di Neda e di tutti i caduti di questi ultimi giorni La invito di prendere una dura posizione contro le barbarie del regime e di dimostrare che il popolo italiano è più sensibile ai diritti umani che agli inetressi economici e di riconoscere la volontà dei giovani iraniani per un cambio radicale del quadro politico attuale che è quello di ripristinare la libertà e la democrazia in Iran. Due elementi di cui la realizzazione dipende esclusivamente alla caduta del regime dei mullah di cui i primi beneficiari siete anche Voi italiani.
Grazie e cordiali saluti
Karimi Davood, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia