mercoledì 16 settembre 2009

ADESIONE DELL'ASSOCIAZIONE RIFUGIATI POLITICI IRANIANI ALLA LETTERA DEI 36 OSTAGGI IRANIANI INDIRIZZATA ALLA SUA SANTITA' IL PAPA BENEDETTO XVI


Nella foto Il Papa Benedetto XVI
L'Associazione dei rifugiati politici iraniani residenti in Italia, nell'esprimere la propria solidarietà con i 36 ragazzi del campo di Ashraf catturati illegalmente dalle forze irachene e tenuti in carcere nonostante il parere contrario della magistratura della città di Khalis e tuttora in sciopero della fame, di cui alcuni gravemente feriti durante l'attacco armato del 28 luglio, desidera comunicare il suo pieno appoggio alla lettera scritta dai 36 membri del Campo di Ashraf e indirizzata al Santo Padre Benedetto XVI in cui hanno chiesto un Suo intervento immediato per salvare la vita di numerosi cittadini iraniani che da più di 40 giorni sono in sciopero della fame in tutto il mondo. I 36 uomini del Campo nella loro lettera rivolta al Santo Padre hanno riportato le parole di Gesù Cristo che ha voluto dare un messaggio importante alle "persone oppresse che a presto verranno liberate dagli oppressori".
A nome dell'Associazione rifugiati politici aderisco alla lettera di aiuto di questi 36 uomini, rivolto alla più alta carica del cattolicesimo mondiale ovvero il Santo Padre, di intervenire quanto prima per salvare la vita delle donne e degli uomini che hanno scelto la strada Gandiana e più idonea per far arrivare la loro voce al mondo e testimoniare la loro innocenza dinnanzi a coloro che hanno la storica responsabilita di agire ed intervenire.
Karimi Davood, presidente dell'Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
Roma 16 settembre 2009

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO