giovedì 3 settembre 2009

IRAN: PRIMA DONNA MINISTRO, MA LE PROTESTE PROSEGUONO


un'opera di Delara Darabi, giovane pittrice iraniana, uccisa il primo maggio scorso nel carcere di Rasht
CNR
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L'Iran ha ufficializzato la nomina della prima donna ministro della storia della repubblica islamica. Si tratta di Marzieh Vahid Dastjerdi, titolare della Salute. Ma l'associazione Donne democratiche iraniane in Italia avverte: "Le proteste continuano".
L'INTERVISTA A SHARZAD SHOLEH, PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE DONNE DEMOCRATICHE IRANIANE IN ITALIA:

Il Parlamento iraniano ha ratificato la nomina di 18 ministri sui 21 proposti dal presidente Mahmoud Ahmadinejad. Bocciati tre ministri, tra cui le altre due donne candidate per i ministeri dell'educazione e del welfare.

"A noi non cambia niente - ha detto la presidente dell'associazione Donne democratiche iraniane in Italia, Sharzad Sholeh - Due milioni di persone sono scese in strada e hanno protestato contro il governo di Ahmadinejad, la gente non ha accettato questo governo, tra cui, tra l'altro, ci sono ancora disaccordi. E' un gabinetto militarizzato ed una cosa assurda parlare dei ministri".

Il fatto che una donna iraniana sia stata nominata ministro non attenua le posizioni dell'associazione, che denuncia come sia "un gioco fatto dal governo iraniano in cui cade o vuol cadere l'Occidente. Ma quando vediamo che i cadaveri vengono sepolti di nascosto nei cimiteri, chi deve rispondere? L'Occidente che ha appoggiato questo Governo o la gente che sta ancora pagando?".

Mentre il Parlamento ratifica i ministri del Governo Ahmadinejad, vanno avanti le manifestazioni degli oppositori. "Molte notizie non arrivano. Per esempio i familiari delle persone arrestate continuano a protestare davanti alle carceri. Proprio qualche giorno fa un giovane, che era stato arrestato e rilasciato, si è suicidato per la paura di tornare in carcere. Ci sono poi tutti i cadaveri delle donne violentate e sepolte senza nome. Queste cose non arrivano".


(Elisabetta Corsini, Cnr Media - 03/09/09)

 
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