IRAN, APPELLO A BARAK OBAMA, PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA
Nella foto Neda Agha Soltan, una delle vittime della repressione e della violenza applicate dal regime di Ahmadinejad contro la grande rivolta popolare post 12 giugno.
APPELLO MONDIALE AL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D’AMERICA PER VENDERE I BENI SEQUESTRATI ALL’IRAN E DEVOLVERE IL RICAVATO AI FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA REPRESSIONE IN IRAN
Egregio Presidente degli Stati Uniti d’America
Signor Barak Obama
Quale Associazione dei Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia siamo profondamente grati all’amministrazione americana per aver disposto il sequestro della Alavi Foundation, proprietà di un’organizzazione islamica controllata dal regime di Teheran e supporto logistico del terrorismo iraniano negli Stati Uniti. Moschee, terreni, conti correnti ed un intero grattacielo nella Fifth Avenue di New York del valore complessivo di 500 milioni di dollari. Un’ottima iniziativa che, sappiamo, s’inserisce nel quadro delle sanzioni adottate contro il programma nucleare della Repubblica Islamica ed il più grande sequestro della storia disposto dalla magistratura statunitense all’interno di un’operazione antiterrorismo. Tuttavia le giovani ed i giovani iraniani si chiedono da che parte stia oggi l’America: se al loro fianco o con la tirannia di Ahmadinejad. Il 4 novembre, mentre si celebrava il primo anno dal Suo insediamento alla Casa Bianca, in occasione della giornata dello studente, i manifestanti lo domandavano a gran voce: “Barak Houssein Obama Ya ba Una ya ba Ma", “Barak Hussein Obama o sei con noi o sei con il regime dei mullah”.
Come segno tangibile del Suo supporto, senza “se” e senza “ma” al popolo iraniano che combatte contro tale tirannia e della volontà USA di ristabilire la pace, la democrazia e la libertà in Iran, chiediamo che vengano venduti tutti i beni sequestrati al regime di Ahmadinejad e il ricavato venga devoluto ai familiari delle vittime del terrorismo e della repressione, come risarcimento per quanto hanno dovuto sopportare. In particolare durante la grande rivolta popolare, nella quale sono stati arrestati, torturati, violentati e uccisi ragazze e ragazzi come Neda Agha Soltan, Taraneh Moussavi, Sorhab Arabi, Ashkan, Khorshid, ali, Azar, e molti altri. Solo in questo modo il Governo americano potrà sdebitarsi con il popolo iraniano e dimostrargli di non volere soltanto un dialogo fine a se stesso con la teocrazia che lo opprime e che minaccia il mondo procedendo verso la costruzione della bomba atomica, ma di essere davvero dalla sua parte, di essere sinceramente suo amico.
Signor Presidente
Con tale iniziativa l'America e il mondo civile darà una ferma e determinata risposta al regime dei mullah che continua costantemente a incrementare la sua repressione e le sue attività terroristiche in Iran e nel resto del mondo. Il mondo civile ha il dovere e l’obbligo umano di schierarsi da parte del popolo iraniano.
Davood Karimi, presidente dell’Associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia
( CHIEDO A CHI DESIDERA FIRMARE APPELLO DI MANDARE UN EMAIL ALL'INDIRIZZO irandemocratico@yahoo.it).
GRAZIE davood Karimi
Il testo in inglese:
WORLD APPEAL TO THE PRESIDENT OF THE UNITED STATES OF AMERICA FOR SELL THE SEIZED GOODS TO IRAN AND TO HAND OVER THE PROCEEDS TO THE FAMILIES OF THE VICTIMS OF THE REPRESSION IN IRAN
Dear Mr. President of the United States of America
Mr. Barak Obama
We the Association of Iranian political refugees resident in Italy we are deeply grateful to the American Administration for having arranged the seizure of the Alavi Foundation, owned by an organization controlled by the Islamic regime in Tehran and Iranian logistic support of terrorism in the United States. Mosques, lands, bank accounts and an entire skyscraper on the Fifth Avenue in New York of the total value of 500 million dollars. An excellent initiative which we know fits into the framework of the sanctions imposed against the Islamic Republic's nuclear program and the largest seizure in U.S. history provided by the judiciary in an operation against terrorism. However, the young and the young Iranians are wondering which side is America today: if you stand by them or by the tyranny of Ahmadinejad. On the 4th of November, while they celebrated the first year of Your taking office at the White House, during the Day the student, the protesters demanded in a loud voice, "Barak Houssein Obama Ya ba Una ya ba Ma", "Barak Hussein Obama or you’re with us or you are with the mullahs' regime”.
As a tangible sign of your support , without "ifs" or "buts", to the Iranian people that fight against that tyranny and U.S. will to restore peace, democracy and freedom in Iran, we ask that all seized property to the regime to be sold and donated to the families of victims of terrorism and repression, as compensation for what they have endured. Particularly during the great revolt, in which they were arrested, tortured, raped and murdered. Girls and boys like Agha Neda Soltan, Taraneh Moussavi, Sorhab Arabi and many others. Only in this way the U.S. government will repay the Iranian people and show that it doesn’t want only a with the end in itself dialogue with the theocracy that oppresses them and threatening the world moving towards the construction of the atomic bomb, but to be really on its part, to be truly his friend.
Mr President
With This initiative America and the civilized world will give a firm and determined response to the clerical regime that continues to steadily increase its repression and its terrorist activities in Iran and around the world. The civilized world has the human duty and obligation to take sides with the Iranian people.
I Davood Karimi, the President of the Association of the Iran Political Refugees Resident in Italy, asks who wants to sing the appeal to send an e-mail to irandemocratico@yahoo.it.
Davood Karimi, cell. 3387862297