domenica 1 novembre 2009

UNA BUONA NOTIZIA DALL'IRAQ: FONDATO IL MOVIMENTO NAZIONALE IRACHENO


Nella foto: Dott. Saleh Motlak e Dotto Ayad Allawi


LA NUOVA FORMAZIONE E' UNA VITTORIA PER IL POPOLO IRACHENO E UNA DURA SCONFITTA PER IL REGIME DEI MULLAH DI TEHERAN

I sei soldati uccisi in Afghanistan da parte del terrorismo di Ahmadinejad e Khamenei
La formazione della nuova creatura politica in Iraq, composta dall'unione di due movimenti di grand rilievo nella lotta al fondamentalismo e al terrorismo iraniano permetterà agli iracheni di avere una maggiore sicurezza nelle battaglie politiche parlamentari futuri.La nuova creatura si chiama Il Movimento Nazionale Iracheno. E' composto dal connubio tra il movimento Vefagh Melli guidato dal dott. Ayad Allawi, ex primo ministro, e il Fronte del Dialogo Nazionale guidato dal dott. Saleh Al Matlak. Entrambi uomini politici godono un grande consenso popolare interna ed internazionale e in passato hanno subito numerosi attentati terroristici orchestrati e guidati dal regime iraniano contro i loro parenti, familiari e loro stessi. Questo movimento diventerà una roccaforte e una dica contro l'avvanzarsi delle interferenze di Teheran per cui dovrà essere supportato e aiutato da coloro che stanno cercando di stabilizzare la situazione politica del paese. Naturalmente Teheran ha minimizzato la formazione di questo movimento e cercherà di contrastarlo e colpirlo sia fisicamente che politicamente.
La tv Aljazira trasmettendo un servizio su questo avvenimento ha detto che l'obiettvo della nuova formazione è "creare delle opportune condizioni politiche nazionali per porre fine alle tendenze tribali in Iraq".
Secondo me, e conoscendeno entrambi i personaggi, avendo ospitato in Italia numerosi uomini e donne irachene legate a questi due uomini politici, ritengo una grande conquista per il popolo iracheno che da anni è bersagliato e colpito costantemente da parte del terrorismo iraniano. Ritengo opportuno e doveroso fare i nostri migliori auguri al popolo iracheno, al Movimento Nazionale Iracheno, al dott. Allavi e al dott. Motlak sperando che possano solidificare sempre di più l'unità del paese che oggi è sotto la minaccia iraniana. Questo evento è un primo passo verso un futuro parlamentare sano e privo di tensioni. Naturalmente non dobbiamo dimenticare che fin quando esiste il regime iraniano nè il popolo iracheno, nè il popolo americano, nè il popolo palestinese e nè il popolo israeliano vedranno la pace, la tranquilità e la sicurezza. Ormai il medioriente e in particolare modo Iraq, Afghanistan e Pakistan sono diventati, per il regime iraniano, un triangolo di tiro al bersaglio contro gli americani e le forze stranieri. I 6 soldati uccisi recentemente in Afghanistan sono stati colpiti direttamente dai sicari e terroristi mandati dal regime di Ahmadienjad.
In questo quadro drammatico e triste in cui l'intero mondo sta diventando vittima delle infiltrazioni del terrorismo iraniano ritengo opportuno sollecitare e aiutare coloro che sono contrari alle interferenze iraniane di riunirsi attorno ai tavoli di trattative e di dialogo e di comporre dei gruppi unici di lavoro. La mia esperienza trentennale mi permette di suggerire due parole: "resistenza e fermezza" come l'unica cura contro il fondamentalsimo islamico di matrice khomeinista senza le quali l'espansione della repubblica islamica spazzerà tutti i fini e confini regionali e mondiali issando la bandiera dell'islam khomeinista perfino nel giardino della Casa Bianca. In quel giorno al posto del presidente Obama avremmo un Ayattollah Obama!
karimi davood, analista politico

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO