sabato 21 novembre 2009

LUISSbarcamp 2009. L'ALTRO IRAN




Nella Foto: On. Elisabetta Zamparutti, co-presidente del Comitato interparlamentare per un Iran Libero, Pier Luigi Petrillo, docente di Diritto Pubblico Comparato, università di Siena e, il sottoscritto

Nella foto: Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Dott. Gianni Letta, il sottoscritto e signor Ahmad Akramian, membro della Commissione esteri del consiglio Nazionale della resistenza iraniana

Oggi ho partecipato al Barcamp LUISS 2009 organizzato dal gruppo 20 e 20 costituito dai laureati e laureandi della prestigiosa università Luiss di Roma a cui hanno partecipato numerosi personaggi del mondo della scienza, della politica e del mondo imprenditoriale italiano. Dott. Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha aperto i lavori della manifestazione che suddivideva in 8 sezioni. Alla sezione iraniana, "L'ALTRO IRAN", hanno partecipato On. Carlo Ciccioli,Co-presidente del Comitato Interparlamentare per un Iran Libero, On. Elisabetta Zamparutti, co-presidente del Comitato Interparlamentare per un Iran Libero, Dott. Lucio Caracciolo, professore Studi strategici dell'Università Luiss e altre personalità del mondo politico e accademico. Dott. Antonio De Napoli ha egreggiamente moderato il dibattito che ha toccato tutti gli aspetti della questione iraniana: dalla violazione dei diritti umani alla minaccia del fondamentalismo islamico e della costruzione della bomba atomica islamica. Da parte della resistenza iraniana ha preso la parola Sig. Ahmad Akramian, membro della commissione esteri del Consiglio Nazionale della resistenza iraniana che ha esposto i punti di vista della Presidente Maryam Rajavi e ha portato alla conoscenza del pubblico presente in sala la sua famosa alternativa chiamata la " terza via: non alla guerra, non alla politica di accondiscendenza si al cambiamento democratico da parte del popolo iraniano".
Il sottoscritto ha parlato del fondamentalismo islamico del matrice khomeinista e dei suoi rischi per il terzo millennio elencando e spiegando le caratteristiche fondamentali di questo problema mondiale specialmente dopo la fine della guerra fredda e dopo il crollo dell'Unione Sovietica. Le tre pecularietà del fondamentalismo islamico: la repressione, il terrorismo e la bomba atomica senza i quali il regime dei mullah non reggerebbe in piedi nemmeno per un secondo.
karimi davood

 
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