domenica 15 novembre 2009

LA MOGLIE DEL PASSDAR TERRORISTA AHMADINEJAD A ROMA: LA FERMA CONDANNA DELLA COMUNITA' IRANIANA


NEL NOME DI NEDA AGHA SOLTAN CONDANNIAMO FERMAMENTE LA PRESENZA DELLA MOGLIE DEL PASSDAR TERRORISTA MAHMOUD AHMADINEJAD A ROMA
L'associazione dei rifugiati politici iraniani residenti in Italia condanna fermamente la presenza della moglie del passdar terrorista mahmoud ahmadinejad a Roma. Il regime liberticido e terrorista dei mullah ha mandato a Roma in segno di oltraggio e disappunto alla comunità internazionale la moglie del presidente di un regime che ha represso in sangue e continua a reprimere le pacifiche manifestazioni del popolo iraniano per la libertà e la democrazia. La comunità iraniana chiede al governo italiano di espellere dal territotio italiano la moglie di Ahmadinejad prima possibile evitando il propagarsi delle propagande terroristiche iraniane in Italia e in Europa. Riteniano la presenza della moglie di Ahmadinejad in Italia un fatto gravissimo ed un errore politico da parte del governo del presidente Berlusconi. Chiediamo a tutte le organizzazioni e organismi per i diritti umani e in particolare alle organizzazioni che lottano per i diritti delle donne di condannare, nel nome di Ned Agha Soltani e Taraneh Moussavi, due simboli della resistenza delle donne iraniane, la presenza della moglie di Ahmadienjad chiedendone l'espulsione immediata. Di fronte alla violenza, alle brutalità e al terrorismo usate dal regime di Ahmadienjad nei confronti del popolo iraniano e della comunità internazionale occorre dimostrare fermezza e determinazione. Non va dimenticato che dietro la repressione in Iran e il terrorismo in Afghanista e in Iraq, dove morirono numerosi militari italiani, esiste la manus lungus del regime di Ahmadienjad di cui la moglie oggi passeggia tranquilamente nelle strade della città eterna e partecipa al secondo vertice delle first ladies del movimento dei Paesi non allineati organizzato quesst'anno dalla moglie del presidente egiziano Husni Mubarak.
Karimi Davood, presidente dell'associazione rifugiati politici iraniani residenti in Italia

IRAN: MOGLIE AHMADINEJAD A ROMA PER VERTICE FAO, IL SUO PRIMO IMPEGNO PUBBLICO
ultimo aggiornamento: 15 novembre, ore 14:31commenta 0 vota 0 invia stampa
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - La signora Ahmadinejad, moglie del presidente iraniano, e' a Roma per partecipare al secondo vertice delle first ladies del movimento dei Paesi non allineati iniziato questo pomeriggio alla Fao. La signora Ahmadinejad occhiali e chador nero, ha a fianco l'inviata della Namibia, e il posto vuoto della delegazione irachena. Fin dalla prima elezione del marito a presidente, nel 2005, la signora Ahmadinejad, una laurea in ingegneria, tre figli e posizioni molto conservatrici, non era mai apparsa in occasioni pubbliche da sola.
«Neda era pronta a morire per la libertà del suo Paese»
15 novembre 2009

Neda Soltan, la giovane iraniana morta durante le proteste post-elettorali in Iran ed i cui volto è diventato il simbolo dell’opposizione a Mahmoud Ahmadinejad, aveva detto al suo ragazzo di essere pronta a «prendersi un proiettile nel cuore» durante le manifestazioni, e di volerci andare in ogni caso, perché lo sentiva come un suo dovere.
Neda Soltan

Intervistato dal domenicale The Observer in una località segreta, l’ex fidanzato Caspian Makan, fuggito dall’Iran dopo aver trascorso due mesi in carcere per aver criticato le autorità dopo la morte della ragazza, ha spiegato che ben lontana dall’essere una marginale partecipante alla manifestazioni, Neda era politicamente attiva e convinta dell’importanza di combattere per «la democrazia e la libertà degli iraniani».

«Ottenere la democrazia è una responsabilità di tutti», aveva detto Neda al fidanzato, conosciuto ad aprile durante un viaggio in Turchia. «Se mi sparano al cuore o mi arrestano non è importante perché siamo tutti responsabili per il nostro futuro», aveva aggiunto la 26enne. Makan, 38 anni e fotografo professionista, non era d’accordo e quando le manifestazioni si erano fatte via via più violente aveva chiesto a Neda di non andare.

L’ultima volta che si sono parlati prima della manifestazione, avevano litigato proprio per questo. Neda non ascoltava Caspian e lo accusava di non documentare le scene di strada. «Neda è stata in prima linea fin dal primo giorno. Era una leader naturale e attirava dalla sua parte molti manifestanti. Credo che sia questo il motivo per cui le hanno sparato. Lo stato iraniano ed i suoi funzionari non la volevano», ha detto Makan, che dopo aver lasciato l’Iran ha rilasciato due interviste, una all’Observer e una che verrà trasmessa in un documentario della Bbc.

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO