lunedì 17 dicembre 2007
Guardate qusta foto!
Cosa vi sembra?
Che la giovane donna chiede l'elemosina all'altra donna?
Oppure chiede alla signora anziana, sua suocera, di perdonarla e risparmiarla dall'impiccagione prevvista per prossimo mercoledi nel carcere di Evin di Teheran?
Se avete optate per il secondo, per favore, non perdete tempo e fate una telefonata oppure scrivete al vostro governo, ai vostri parlamentari, ai vostri partiti e all'Amnesty International e mandate un email anche all'ambasciata iraniana e protestate contro questa violenza religiosa che si chiama la "legge del taglione" che di conseguenza, consegna la chiave della vita delle persone che hanno volontariamente o involontariamente commesso un crimine, ai familiari dell'ucciso. Come nel caso di Rahele che alcuni anni fa uccise il marito, assai violento, che non la risparmiava nemmeno di fronte ai suoi piccoli bambini. I suoi figli attualmente hanno 5 e 3 anni, rispettivamente femmina e maschio. Rahele chiede alla famiglia del marito di risparmiarla dall'impiccagione per i suoi due piccoli che tra l'altro sono i loro nipoti e unici ricordi del loro figlio, e di non renderli due volte orfani.
Rahele stessa è vittima delle violenza domestica praticata prevalentemente da parte dei mariti e dei padri contro le loro donne e figlie. Rahele ha ucciso il marito perchè non sapeva più sopportare la sua violenza fisica e morale.
Facciamo qualche cosa per amore dei suoi figli e perchè no anche per amore verso di lei.
Speriamo che non arrivi mai quel mercoleì. Si l'ultimo mercoledì di ogni mese il carcere di Evin divventa uficialmente ilmattatoio per le vittime del regime fondamentalista e integralista islamico dei mullah.
Per favore scrivete e telefonate anche al vostro primo ministro, Prodi e il ministro degli esteri, D'Alema chiedendo di intervenire a favore di Rahele e i suoi due piccoli.
karimi davood