venerdì 14 dicembre 2007

EUROPARLAMENTO E LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI IN IRAN

Esteri
L'esponente di Rifondazione Comunista contro le esecuzioni capitali: ''Fra i condannati anche minorenni''
Iran, Agnoletto: ''Grave peggioramento sui diritti umani''L'europarlamentare al rientro da una missione di Bruxelles a Teheran esprime forti preoccupazioni su tutti i fronti: donne, sindacati e libertà di espressione: ''Si torna al diritto arcaico''

Bruxelles, 13 dic. - (Aki) - La situazione dei diritti umani in Iran è chiaramente peggiorata, un po' su tutti i fronti: donne, sindacati, libertà di espressione. E' quanto ha potuto constatare una missione del Parlamento Europeo a Teheran appena conclusasi, cui hanno partecipato esponenti di tutti i gruppi politici rappresentati a Strasburgo. Tra loro c'era l'eurodeputato della Sinistra Unitaria Vittorio Agnoletto, che è anche membro della Commissione Esteri del Parlamento e membro della sottocommissione per i diritti umani.La delegazione ha comunque potuto avere incontri ai massimi livelli: con il ministro degli Esteri Manouchehr Mottaki, e il presidente del Parlamento Gholam Ali Haddad-Adel, nonché quelli della Commissione Esteri e della Camera di commercio, ma anche varie associazione dei diritti umani, leader studenteschi, famiglie degli arrestati, sindacati. Agnoletto parla di una ''buona cooperazione'' con le autorità. Quando ad esempio è stato chiesto alla delegazione quali leader studenteschi o quali donne o sindacalisti avrebbero incontrato, dice ad Adnkronos International, ''noi ci siamo rifiutati di dare i nomi. E alla fine questo è stato accettato". Un fatto positivo che tuttavia nulla toglie al quadro preoccupante del paese. "Abbiamo constatato - riferisce Agnoletto - un netto peggioramento della situazione dei diritti umani in Iran. I nostri interlocutori ci hanno chiesto di non appoggiare la proposta del Canada di far condannare l'Iran in sede di Commissione dei diritti umani dell'Onu, ma abbiamo opposto un netto rifiuto".Agnoletto snocciola una serie di esempi. Ad esempio la questione delle donne. ''E' stata depositata in Parlamento - dice - una proposta di riforma del diritto di famiglia, con forti incentivi alla poligamia e sposta verso la figura paterna la giurisdizione e affido dei figli. Si torna al diritto arcaico pre-1968, quando ci volle un regime dittatoriale, quello dello scià, per modernizzarlo". Non solo, l'eurodeputato afferma di aver registrato affermazioni preoccupanti del tipo: il 60% degli studenti universitario sono donne, ancora più alta la percentuale tra i laureati, bisogna fare una legge per "riequilibrare".Preoccupante è anche secondo Agnoletto il fronte sindacale. ''Continuano ad essere incarcerati numerosi sindacalisti - afferma il parlamentare - anche se la Costituzione riconosce il diritto di sciopero. E infatti l'accusa impiegata in questi casi è sempre quella di 'turbamento dell'ordine pubblico'".Proseguono, come noto le esecuzioni capitali. L'eurodeputato ha ricordato di aver criticato che tra i condannati a morte vi siano minorenni. "Secondo gli iraniani - ha raccontato - vi è una moratoria da quattro anni, ma ancora di recente sono stati condannati ragazzi per fatti commessi quando avevano 13 anni". Infine, vi è il lungo capitolo che riguarda le attività studentesche. ''Il 7 dicembre - dice Agnoletto - in Iran si celebra il ricordo di 3 studenti uccisi nel 1943 per aver protestato contro l'eccessiva penetrazione straniera. Ebbene, tra il 2 e il 4 dicembre scorsi sono stati arrestati 42 studenti per promozione di eventi non autorizzati, di cui 28 ancora in carcere, senza sapere dove sono né quali sono le accuse esatte. Altri quattro sono stati arrestati nei giorni successivi''. L'eurodeputato ricorda inoltre la sospensione di numerosi professori universitari.Tutte critiche che gli iraniani respingono al mittente, citando il G8 di Genova, Abu Ghraib o Guantanamo. Unica critica ammessa dalle controparti di Teheran, ha concluso Agnoletto, "è stata quella alla libertà di stampa. Peccato che però sui giornali iraniani dei nostri rilievi non vi fosse alcuna traccia".

 
AID : AGENZIA IRAN DEMOCRATICO