mercoledì 26 dicembre 2007

LA PROVA DELL'INTERFERENZA MILTAR-POLITICO IRANIANO IN AFGHANISTAN

Nella foto: Massoud Rajavi, leader storico della resistenza iraniana

Notizie Ansa

Canada: dall'Iran traffico d'armi
Chiesto aiuto a Teheran, esplosivo finisce a ribelli afgani
(ANSA) - MONTREAL, 25 DIC - Il ministro della difesa canadese Peter MacKay ha detto che dall'Iran provengono le armi impiegate dai ribelli afghani contro l'Isaf. 'Abbiamo chiesto agli iraniani di occuparsi di questa questione perche' e' molto difficile tagliare le linee di rifornimento quando ci sono in un altro Paese persone che procurano armi destinate ad essere impiegate contro le forze canadesi e degli altri Paesi' della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza a guida Nato, ha detto MacKay. 25 Dic 22:22
Commento: Finché in Iran vige il regime dei mullah non ci sarà mai la pace e la serenità ne per il popolo afghano e ne per quello iracheno. La sorte del regime iraniano si gioca nel teatro di guerra afgana e quella irachena. Lo stesso Rafsanjani, ha detto che con ogni bomba esplosa in Iraq ci si allunga la vita della repubblica islamica di un mese. I mullah iraniani hanno ben capito che una volta ristabilita la sicurezza e la serenità in questi due paesi, gli americani con maggior forza, sia quelli repubblicani che democratici, si occuperanno del caso Iran: Il che significa prendere per giacca l'intero regime e processarlo per diverse ragioni fondamentali tra cui la violazione dei diritti umani in Iran( più di 120000 persone fucilate), interferenza nella stabilità dei paesi del medioriente, interferenza nella questione palestinese alimentando il terrorismo internazionale, la questione atomica e la costruzione della bomba atomica...
Lo stesso consigliere di Khamenei ha detto" se noi ci arretriamo di un centimetro sulla questione nucleare loro ci porteranno fino al rovesciamento della repubblica islamica". Sì, ha ragione lui. Velayati sa benissimo che se il regime si ritirasse d una virgola, "LORO", cioè il popolo iraniano e la sua resistenza legittima lo consegneranno alla pattumiera della storia e poseranno una pietra tombale su cui scritto: Grazie al sacrificio di Più di 120000 mila giovani ragazze e ragazzi iraniani qui è stato tumulato il Più feroce regime della storia dell'umanità cacciando per sempre la p pericolosa ideologia che stava per sprofondare tutto il mondo nella terza guerra mondiale." Non è fantascienza. E' la realtà. Basta che il mondo occidentale toglie il nome della resistenza dalla lista nera delle organizzazioni terroristiche e sarete testimoni di quello che faremo con tutto il regime dei mullah. Sì, il vero pericolo è l'ideologia fondamentalista dei mullah e non la loro bomba atomica. Trascurare la loro ideologia e privilegiando uno dei suoi pericoli favorisce il regime. Il nostro presidente della repubblica, la signora Maryam Rajavi ha sostenuto che l'ideologia dei mullah è mille volte p pericolosa della loro bomba atomica. Basta guardare il terrorismo internazionale iraniano e ci si accorge automaticamente che l'Iran sta cercando di fare la bomba atomica per usarla come un mezzo deterrente nei confronti di grandi potenze e cosi coprire strategicamente il suo terrorismo internazionale. I mullah sanno che una volta arrivati a usare la bomba atomica il che significa che la loro vita è arrivata al termine. Ma il che non significa perché farla? La si fa appunto per allontanare una futura ed eventuale interferenza straniera negli affari interni del regime: appunto la guerra. L'ideologia iraniana è basata sull'espansione dell'Islam attraverso la guerra( in tutte le sue forme immaginabili e non ). Dal momento che la loro strategia prevede la formazione dell'impero islamico nel medioriente allora è necessario trovare anche una copertura strategica in difesa dello stesso obiettivo. Una specie di scudo spaziale in difesa della formazione dell'impero islamico in medioriente.
Il leader della resistenza iraniana, Massud Rajavi, nel suo ultimo messaggio ha ribadito: finché è in piedi questo regime ci sarà la violenza, il terrorismo internazionale, la guerra e la miseria e l'instabilità nella regione. L'appuntamento finale è con il popolo e la resistenza iraniana.
karimi davood

 
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